La ricostruzione di S. Tecla nel 453 - Credits: Duomo di Milano
Per la chiesa di Milano e il rito ambrosiano arriva una delle ricorrenze più solenni da 1569 anni. Che celebra la rinascita (letterale) di Milano.
La Dedicazione del Duomo, un antichissimo rito che RISALE ALL’ANNO 453
# Milano: da capitale dell’Impero Romano a cumulo di macerie
La ricostruzione di S. Tecla nel 453
Per decisione dell’Imperatore Diocleziano, Milano è stata capitale dell’Impero Romano d’occidente dal 286 al 402. In poco più di un secolo la chiesa milanese ha visto lo splendore dell’Editto di Costantino (313) e l’arrivo di Ambrogio Vescovo (374). Minacciato dalle popolazioni barbare da Nord, l’inetto Imperatore Onorio decide di spostare la capitale a Ravenna e Milano diventa territorio di caccia. Fino al 452, quando Attila e i suoi Unni la radono al suolo completamente.
Milano non si arrende e, grazie all’opera del vescovo Eusebio, l’anno dopo inizia la ricostruzione, partendo proprio dalla Cattedrale, allora S. Tecla. La riconsacrazione di S. Tecla avviene domenica 18 ottobre 453, la terza domenica di ottobre. Da allora si celebra la Dedicazione (consacrazione) della Cattedrale.
# S. Maria Nascente e la “sua” terza domenica di ottobre
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La solennità della Dedicazione (consacrazione) della Cattedrale, diventa la data perfetta per celebrare il Duomo e la sua storia. Le tappe, molto significative, sono:
Partendo dalla riconsacrazione di Eusebio, nel 453, S. Tecla poi S. Maria nascente, ha vissuto altre giornate solenni
Nel 1418Papa Martino V consacra l’altare maggiore dell’antica cattedrale milanese. È in questa occasione che la Dedicazione diventa una “data mobile”, per incrociare la III domenica di ottobre
La Dedicazione diventa una celebrazione fissa nel 1557, per mano di S. Carlo Borromeo, allora Vescovo di Milano. Era il 20 ottobre, la terza domenica.
Il vescovo Carlo Maria Martini, dal canto suo, sceglie la III domenica di ottobre del 1986 per la dedicazione del nuovo altare, a seguito di lavori di adattamento al presbiterio.
Il carattere distintivo del Rito ambrosiano è precisamente quello di essere il Rito romano più antico, cosicché esso ha il merito di attestare ancora ai nostri giorni, in modo vivo e vissuto, il rito della Chiesa romana antica – Papa Pio XI
La Dedicazione non è celebrata soltanto a S. Maria Nascente, ma in tutte le chiese di rito ambrosiano sul territorio. Il rito ambrosiano è per sua natura un cerimoniale liturgico di tipo latino, ma con caratteristiche del tutto particolari. Ci sono alcuni elementi, soprattutto, che derivano da tradizioni orientali. I rapporti diretti o indiretti tra Milano e l’oriente sono numerosi, anche se non è sato stabilito come il cerimoniale orientale sia entrato nel rito ambrosiano.
Nel 2008il Lezionario Ambrosiano è riformato per adattarsi al Concilio Vaticano II. Per opera di Mons. Carlo Magnoli, cambia il nome della solennità: la Dedicazione della Cattedrale, diventa Dedicazione del Duomo di Milano, Chiesa madre di tutti i fedeli di Rito Ambrosiano.
L’appuntamento solenne è fissato in Duomo domenica 16 ottobre alle ore 11.00 con una liturgia speciale. Domenica 16 le celebrazioni eucaristiche avverranno alle ore 7.00 -8.00 – 9.30 – 11.00 – 12.30 e 17.30
In particolare la messa delle 11.00 coincide con la Pontificale, officiata da Mons. Delpini, Arcivescovo di Milano, che celebra la solenne liturgia. Sarà possibile seguirla sul Sito del Duomo di Milano o dal canale YouTube Duomo Milano Tv.
Canto Processionale “Quando avrete passato il Giordano”
12 Kyrie e Sallenda
Ingressa
Gloria
Salmo: Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre
Alleluia Gregoriano
Post Evangelium
Offertorio
Credo
Santo
Confractorium: Non siete più stranieri
Transitorium: Ho ascoltato la preghiera
Organo
La chiusura della Dedicazione è per le ore 16.00 con i Vespri e la benedizione Eucaristica
Quando avrete passato il Giordano,
elevate al Signore un altare di pietre non toccate dal ferro;
su questo altare offrirete olocausti
e vittime di pace al vostro Dio