La Gronda Nord e le altre metrotranvie: i 5 progetti che trasformeranno la mobilità attorno a Milano

I cantieri in corso, quelli previsti e le altre linee che servirebbero a Milano

0
Metrotranvie

Milano sarà circondata da una rete di metrotranvie, un sistema di trasporto ferroviario rapido che utilizzerà corsie dedicate e semafori prioritari.

Con diversi cantieri già aperti, progetti imminenti e altre proposte in fase di studio, analizziamo come evolverà la mobilità intorno alla città e quali ulteriori linee potrebbero essere create per completare il piano di trasporti dell’area metropolitana.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

La Gronda Nord e le altre metrotranvie: i 5 progetti che trasformeranno la mobilità attorno a Milano

I cantieri in corso e quelli previsti

#1 La metrotranvia nord (o Gronda Nord) dovrebbe inaugurare per intero nel 2030: sarà una “tangenziale Nord” sui binari

Metrotranvia nord
Metrotranvia nord

La prima linea già in funzione in una parte del tracciato è la metrotranvia nord, soprannominata anche “Gronda Nord”, che corrisponde all’odierno tram 7 da Precotto a Piazzale Lagosta. La linea utilizzerà il canale urbano già previsto per il progetto, ora abbandonato, della strada interquartiere. Finanziata con fondi PNRR per 86,3 milioni, lunga circa 14 chilometri da Certosa Fs a Cascina Gobba M2, mette in collegamento tutte le metropolitane, eccetto la M4, oltre alla citata M2 anche: la M3 ad Affori, la M5 a Bicocca e la M1 a Precotto, a cui si aggiungono la tranvia 4 verso Seregno e le stazioni dei treni regionali e suburbani a Greco Pirelli, Villapizzone Fs e Certosa Fs. I lavori in corso riguardano il tratto dal capolinea ad est fino all’interno del quartiere Adriano, con inaugurazione slittata alla primavera 2025.

Tratta Adriano-Cascina Gobba

Partiti da poco anche i primi cantieri di due delle tre tratte da realizzare con risorse europee: quella da Quartiere Adriano e la stazione di Cascina Gobba M2 di 1,3 chilometri con 3 fermate, durata cantieri un anno, la Fulvio Testi-Pronto Soccorso di Niguarda di 1,7 km per 3 fermate. Il cantiere per la terza, da Piazza Bausan-Villapizzone, dovrebbe partire entro la fine dell’estate. Tutte tre dovranno essere operative entro il 2026 per non perdere i fondi.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare
Tratta Niguarda-Fulvio Testi

Sulle cinque tratte previste dal progetto, Le due tratte rimanenti dall’ospedale di Niguarda a via Durando e da Villapizzone e Stazione Certosa FS sono in fase di progettazione. La conclusione dei cantieri è programmata per il 2030.

Leggi anche: Via libera ai nuovi MAXI CANTIERI di MILANO: METRO M1, METROTRANVIE e “PREFERENZIALE FANTASMA”

#2 L’avvio dei primi cantieri per la metrotranvia Milano-Seregno: fine lavori nel 2025

Metrotranvia Milano Seregno
Credits: MM – Metrotranvia Milano Seregno

Il 10 gennaio 2023 è stato sottoscritto l’atto integrativo tra la Città Metropolitana e l’appaltatore, l’impresa di costruzioni Cmc di Ravenna, per l’avvio dei cantieri della metrotranvia tra Milano e Seregno. A maggio dello stesso anno sono partiti ufficialmente i cantieri, attivi lungo tutto il tracciato. La linea sostituirà la dismessa tranvia extraurbana Milano-Desio prolungando il suo percorso con interventi sulle vie di corsa, la tecnologia impiantistica, la tipologia dei treni e i criteri di esercizio.

La nuova linea sarà lunga 14 km, avrà 25 fermate e attraverserà 8 comuni:  Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno fino alla stazione per i collegamenti con Saronno, Como, Carnate e Monza. La prima parte fino a Paderno Dugnano (loc. Calderara) sarà a doppio binario e la seconda (da Calderara a Seregno) a binario singolo con raddoppi per gli incroci. Si prevede una frequenza di 10 minuti negli orari di punta e 30 negli orari di morbida. L’investimento complessivo è di circa 258 milioni di euro, la durata complessiva dei lavori è stimata in 28 mesi con inaugurazione tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.

Leggi anche: La Milano-Brianza avanza: quando sarà la prima corsa

I progetti futuri

#1 Pubblicato il bando di gara per la metrotranvia Milano-Limbiate: fine lavori prevista per il 2028 

Milano-Limbiate

La storica linea tranviaria che ha collegato da fine ‘800 alla fine del 2022 il quartiere Comasina a Limbiate, e che ha corso seriamente il rischio di essere smantellata per via dell’obsolescenza dell’infrastruttura e dei mezzi di trasporto che la percorrono, si prepara ad a rinascere come metrotranvia.

Dopo i problemi burocratici e finanziari, la scadenza per l’affidamento dei lavori e infine lo stop al servizio avvenuto nel settembre del 2022, dopo 140 anni di servizio, a dicembre dello stesso anno è stato dato via libera al progetto definitivo per la riqualificazione della metrotranvia Milano-Limbiate. Il tracciato è 11,7 chilometri con 19 fermate attraverso 6 comuni, della Città Metropolitana di Milano e della provincia di Monza Brianza: Milano, Cormano, Paderno Dugnano, Senago, Varedo e Limbiate.

Arrivate le risorse extra, il costo dell’opera è di circa 180 milioni di euro, a maggio 2024 è stato pubblicato il bando di gara, con scadenza luglio 2024, per l’affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori. La durata prevista dei cantieri è di circa quattro anni e l’inaugurazione dovrebbe avvenire entro la fine del 2028 o al massimo all’inizio del 2029. 

Leggi anche: Anche il MONDO si STUPISCE: perché Milano CHIUDE le METROTRANVIE?

#2 La metrotranvia 13 “buca” l’appuntamento delle Olimpiadi Invernali 2026: pronta un anno e mezzo dopo

Credits: artecna.it – Tracciato e fermate

Niente Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 per la nuova metrotranvia 13, che sarà comunque un lascito dell’evento. Il progetto prevede infatti un collegamento tra la stazione di Repetti M4 e quella di Rogoredo M3/FS , con una fermata proprio al servizio del costruendo PalaItalia, dove sono in programma le gare di hockey maschile sul ghiaccio e in futuro palazzetto per eventi sportivi e concerti. La linea si estenderà per 4,7 km e avrà complessivamente 17 fermate, di cui 9 già esistenti e in condivisione con il tram 27.

Fonte ufficio stampa – Prove in linea notturne tram Tramlink alla fermata

Partendo da viale Forlanini proseguirà sullo stesso percorso del tram 27, poi verso le vie Monlué e Bonfaldini, attraverserà il quartiere nuovo di Santa Giulia fino alla nuova piazza davanti a Sky Italia e terminerà al capolinea nel piazzale dinanzi all’entrata delle Stazioni FS e Metropolitana linea 3 di Rogoredo. L’inaugurazione slitta a giugno del 2027 e per il servizio, come la metrotranvia nord e per la Milano-Seregno, verranno impiegati i nuovi tram bidirezionali Tramlink.

Leggi anche: La Metro 13 ha perso le Olimpiadi

#3 Linea E o T Sud: l’attuale 24 prima fino allo IEO e poi a Locate Triulzi: pubblicato bando di gara per la prima tratta

Ipotesi Linee T Pums

Le cosiddette linee T, previste dal PUMS, beneficeranno di vari miglioramenti come l’asservimento semaforico, l’adeguamento delle banchine e delle fermate (in alcune linee sono stati già realizzati questi ultimi interventi), e l’impiego di mezzi ad alta efficienza. Anche se la linea 24 non diventerà una metrotranvia è comunque inclusa tra le linee di forza programmate. Tra le ipotesi attualmente allo studio c’è il prolungamento della linea fino a Locate Triulzi, passando per Noverasco e Opera.

In preparazione di questo tracciato, viale Ripamonti è stato riqualificato con l’installazione di uno spartitraffico centrale alberato ai lati, progettato per ospitare i binari. Inoltre, sono state create piste ciclabili e gli incroci sono stati messi in sicurezza attraverso la costruzione di rotatorie.

Comune di Milano – Tram 24 IEO

Intanto a fine dicembre 2022 è stato finanziato il progetto di fattibilità tecnico-economica con fondi complementari al PNRR, per un importo pari a 25,82 milioni di euro, per realizzarne un primo tratto: la lunghezza sarà di 1,3 km e ci sarà una sola fermata in prossimità dello IEO e un anello di inversione a Selvanesco. Il percorso sarà tutto in sede protetta, il parterre centrale manca solo nel primo tratto mentre nel secondo è stato appunto realizzato in seguito alla riqualificazione di viale Ripamonti. Si prevede anche un collegamento verticale con la passerella prevista nel progetto di ampliamento dello IEO. Il bando di gara il bando per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori è stato pubblicato a febbraio 2024, un anno dopo in base al precedente cronoprogramma, e pertanto i primi tram potrebbero circolare entro la fine del 2027.

# Le altre metrotranvie che servirebbero a Milano

Tutte le linee in cantiere, in programma e allo studio dovrebbero apportare benefici a tutta la mobilità interna ed esterna alla città e ai cittadini dell’area metropolitana, favorendo una riduzione del traffico veicolare e di conseguenza dell’inquinamento atmosferico.

Pensando in modo un po’ più ambizioso si potrebbero però immaginare altri tracciati utili a completare il lavoro di programmazione trasportistica. Questi potrebbero essere alcuni:

  • Metrotranvia Est tra Cascina Gobba M2/futuro capolinea Metrotranvia Nord e il capolinea a Quartiere Forlanini della metrotranvia sud-est;
  • Metrotranvia Sud che colleghi l’altro capolinea della metrotranvia sud-est a Rogoredo M3/FS e intercetti le linee tranviarie 24, 15 e 5 oltre alla linea metropolitana M2 e la futura M4;
  • Metrotranvia Ovest che partendo dalla metrotranvia sud intersechi le linee metropolitane M1 e M5, ai limiti dei confini comunali, per poi ricongiungersi a Certosa FS, capolinea della futura metrotranvia nord per realizzare così una “metrotranvia circolare”, anticipo di una futura circle line sul tipo della S-bahn berlinese. Queste ultime due ipotesi di metrotranvie potrebbero diventare realtà come linea metropolitana, la numero 6 o linea rosa, in base a a quanto immaginato dall’attuale amministrazione del Comune di Milano.

Il progetto potrà non essere magari realizzabile così come sommariamente ipotizzato, ma è una visione d’insieme che dovrebbe portare a dei seri ragionamenti per il futuro dei trasporti circolari di superficie a Milano.

Leggi anche: M6, M7, M8, M9 e M0: le linee metropolitane che mancano nel futuro della rete milanese

Continua la lettura con: I Tramlink bidirezionali: che fine hanno fatto i nuovi tram milanesi?

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteTrasformare i prati urbani in poltrone di design? Questa città lo fa. Un’idea per Milano?
Articolo successivoChe fine ha fatto il Milano – Costa Azzurra?
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.