“Non è un liberi tutti”: lo slogan principe di ogni riapertura. Si sottolinea sempre che anche se si riapre qualcosa non significa tornare liberi.
La libertà non è più un diritto fondamentale ma è diventata una concessione dell’autorità. Ma non solo. È ritenuta ormai una pretesa infantile come la richiesta di un secondo gelato al pomeriggio.
I nostri governanti sembrano più dei maestri d’asilo che dei protagonisti della politica. Ormai ogni richiesta dei cittadini è un capriccio e i ristori sono come la paghetta settimanale.
Per un cittadino adulto è mortificante sentirsi trattato come un bambino viziato semplicemente perché vuole vivere la sua vita.
Continua la lettura: L’esilio o il confino: il destino di chi non la pensa come la maggioranza?
MILANO CITTA’ STATO