A Milano ci sono quartieri più caldi e quartieri più freschi. Scopriamo quali sono le “isole di calore urbano” di Milano. E come si potrebbero rinfrescare.
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Milano torna hot: i tre quartieri più caldi (e come rinfrescarli)
# Milano torna rovente
Finora c’è andata bene. Un’inizio estate così fresca non la ricordavamo. Ma ora si torna a fare sul serio. In arrivo temperature super-hot. Questa foto satellitare scattata dall’Agenzia Spaziale Europea, mostra quali sono le isole di calore urbano. La mappa mostra il territorio di Milano, mettendo in evidenza i quartieri dove la città soffre di più il caldo.
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# Un’occhiata più da vicino
Uno sguardo attento alla foto dell’ESA permette di individuare le zone di Milano dove il caldo è più problematico. La temperatura è campionata al livello del suolo, codificata da un codice che colora di rosso fuoco i quartieri più “bollenti”. Queste risultano le tre principali isole di calore della città:
#1 Ortomercato: a Sud Est le massime temperature si registrano a Calvairate, in particolare nell’area attorno all’Ortomercato.
#2 Centrale: a Nord Est è invece da bollino rosso la zona attorno alla Stazione Centrale, in particolare proprio lungo la direttrice dei binari in corrispondenza con NoLo.
#3 Viale Certosa: a Ovest i picchi massimi si rilevano tra viale Certosa e Cagnola. Più in basso anche Bisceglie, Lorenteggio e Giambellino registrano valori al di sopra della media.
Oltre alle isole di calore, sono evidenti le “isole verdi”: parchi, viali alberati e le zone con il verde sono oggettivamente più fresche.
# La soluzione contro il caldo? L’ombra
Stefano Boeri, in qualità di presidente del comitato scientifico di ForestaMI, ideatore del Bosco Verticale, ha invitato in passato a «non perdere un minuto di più nel riempire le nostre città di piante». Uno studio riporta, ad esempio, che le piante si riscaldano meno di asfalto e cemento, tanto che il Bosco Verticale, come le sue oltre 21 mila piante, è capace di mitigare le temperature.
Boeri sottolinea che «abbiamo bisogno di alberi, arbusti, rampicanti che ombreggino i luoghi dove abitiamo e ci riparino dal sole, che assorbano il veleno prodotto dal traffico».
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Una foto pubblicata da Architecture Hub, mostra ancora più nel dettaglio questa tesi, comparando due quadri urbani. Una via senza alberatura, in cui le temperature dell’asfalto superano i 44°C, quella delle auto i 61°C; accanto una via alberata, in cui le temperature non superano i 27,4 °C.
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Fonte: Il Meteo e Architecture Hub
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LAURA LIONTI
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milano fa cagare andrebbe abolita e piantata una foresta al suo posto, nessuno se ne dispiacerebbe
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