Il progetto sembrava essere caduto nel dimenticatoio. Arriva invece la notizia della sua conferma: sul Duomo arriva la passerella sospesa.
La PASSERELLA SOSPESA con vista Duomo
# Approvato in giunta il progetto definitivo
Sembrava essere stata posta una pietra sopra. Da molti mesi non si sentiva più parlare del progetto di raddoppio del Museo del Novecento. Invece la sorpresa: al termine del Forum della Cultura, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi ha comunicato l’approvazione in giunta del progetto definitivo. Gli spazi dell’Arengario gemello saranno completamente dedicati al contemporaneo. L’impatto maggiore sarà dato dalla passerella sospesa per collegare i due palazzi: ottenuto il lasciapassare da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
# Si camminerà sopra piazza Duomo a venti metri di altezza
Il principale obiettivo del progetto è raggiungere una sintesi architettonica tra i due edifici gemelli in modo da formare un unico organismo. Tra le due soluzioni proposte, una passerella sospesa o la trasformazione di Via Marconi in una piazza-cortile, ha prevalso la prima. In base alle ultime informazioni disponibili la passerella aerea sarà all’altezza di 19,65 metri, in linea con il terzo livello dei due Arengari, e costituita da una trave reticolare fissata direttamente alle colonne laterali esistenti degli edifici, completamente reversibile.
Vista dall’Ottagono della Galleria, si poggia sul tetto dell’edificio basso senza spezzare la vista della Torre Martini e viene concepita come una sorta di proscenio: il fronte della passerella rivolto a piazza Duomo è caratterizzato da pareti leggere trasparenti e da una struttura specchiante convessa nella parte sottostante, in grado di riflettere gli scorci e i movimenti della piazza.
# Un investimento di 18,5 milioni di euro e oltre 1.000 mq spazi di museali aggiuntivi
Il Museo del Novecento aggiunge, grazie alla riqualificazione e utilizzo del palazzo gemello, oltre 1.000 mq di spazi espositivi. L’investimento complessivo è di circa 18,5 milioni di euro, di cui 5 milioni donati da Giuseppina Antognini, presidente della Fondazione Pasquinelli, collezionista e mecenate milanese. Verranno eseguiti alcuni lavori anche nel primo edificio, in particolare l’aggiunta di un Laboratorio di conservazione delle opere in sostituzione di sale conferenze e deposito, oltre alla modifica al piano terra dell’ingresso alle sale dedicato alle mostre temporanee attraverso un collegamento più diretto dopo l’acquisto del biglietto.
Nel nuovo edificio è previsto un bookshop aperto al pubblico e una caffetteria con tavolini, mentre il mezzanino ospiterà un auditorium. Nei quattro piani ricavati sopra lo spazio del portico ci saranno gli spazi museali che potranno ospitare oltre un centinaio di opere.
Il percorso museale andrà dalle nuove letture e confronti a partire dagli anni Ottanta fino alle esperienze più attuali. Tra queste ultime un importante nucleo di opere fondamentali del primo Novecento dalla Collezione Giuseppina Antognini e Francesco Pasquinelli che, oltre alla donazione di 5 milioni di euro per realizzare il museo, contribuirà con opere per un valore di 15 milioni di euro.
# Pronto in tempo per le OIimpiadi 2026
Il cantiere ha una durata prevista di due anni e a breve si attende la partenza della gara per l’affidamento dei lavori. Se i termini saranno rispettati milanesi e turisti potranno visitare il nuovo Museo del Novecento già in occasione delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026.
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FABIO MARCOMIN
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