La Scarzuola, ossia la “pietrificazione dei sogni”. L’opera dell’architetto Tommaso Buzzi rappresenta la “città ideale”. Dove si trova e cosa possiamo trovare al suo interno?
La “pietrificazione dei sogni”: la casa più VISIONARIA d’Italia
# La “Scarzuola”, la città ideale di Buzzi
La casa più visionaria d’Italia è stata progettata da Tommaso Buzzi che, sul punto di morte, chiese al nipote Marco, suo erede, di completare il sogno della sua vita. La struttura rappresentava per l’architetto il simbolo della città ideale e prese il nome di “La Scarzuola” che significa “la pietrificazione dei sogni”.
Oggi la casa è abitata da colui a cui è stato assegnato il compito di realizzare il sogno dell’architetto Buzzi, Marco, e si trova a Montegabbione, in provincia di Terni, dove è diventata una delle principali attrazioni del territorio. Dal 1981 il nipote è riuscito a completare l’opera grazie agli schizzi lasciati dall’architetto. Ma cosa si trova al suo interno?
# La chiesa del 1200 all’ingresso
La particolarità della casa si può notare fin da subito: varcato l’ingresso ci si trova davanti a una chiesa del 1200 ornata di candele e con tanto di altare per la celebrazione della Santa Messa. Il proprietario di casa afferma che “Il luogo è un grido impietrato di Buzzi che sviluppa attraverso la scenografia teatrale”, questo gli ha permesso di non rispettare uno schema architettonico ben preciso bensì di svariare nella fantasia e realizzare le idee prodotte dalla sua mente.
# La distonia tra giorno e notte
Uno dei simboli della casa sono i cipressi che rappresentano le canne di un organo naturale: alla base degli stessi sono stati inseriti dei “tasti” in pietra per rappresentare lo strumento musicale tipico delle chiese. Il gioco di alternanza tra “giorno” e “notte” è stato sfruttato dal Buzzi per inserire nel progetto alcuni elementi che nel mondo del sole non si potrebbero mettere creando una sorta di disordine ideologico al di fuori dall’ordine imposto dalla società.
# “Rimetti il cuore in asse”
“Cuore, vagina e amore, perchè noi nasciamo così. Crescendo però si dimentica tutto al punto che la testa e il pene prendono sopravvento su di noi. Nella navigazione dovrai rimettere te il cuore in asse e declassare i due. Cominci così ad essere pronto per iniziare il viaggio di riunificazione di te” è ciò che afferma Marco nella spiegazione di una delle costruzioni che possiamo ritrovare all’interno della casa più strana d’Italia.
# “Il nuovo non è altro che il vecchio messo nella nuova chiave”
All’interno della casa possiamo trovare molti libri perchè per l’architetto sono capaci di entrarti dentro e ti danno la possibilità di sviluppare la creazione, a differenza dei giorni moderni dove la creazione è già fatta dalla società, annullando il singolo. Buzzi diceva “Il nuovo non è altro che vecchio, messo nella chiave nuova” il che voleva indicare che la struttura deve essere vista con gli occhi del bambino che, curioso, riesce a interpretare ciò che l’architetto vuole comunicare.
Fonte: ThePillow
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MARCO ABATE
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