L’avreste mai detto? Prima ancora dei tedeschi e degli americani, gli italiani, nel settembre del 1924, inaugurarono la prima autostrada al mondo.
La PRIMA AUTOSTRADA del mondo parte da Milano
# Milano-Varese è il primo tratto autostradale di sempre e risale agli anni 20: lunga 43 km con due corsie per senso di marcia
La prima autostrada risale ai primi anni 20 nel nord Italia. Dato il forte sviluppo di questi anni, dovuto principalmente all’industrializzazione e a una posizione geografica strategica sui mercati europei, la densità automobilistica era in forte crescita ma l’arretratezza del resto del paese non favoriva né la motorizzazione né l’interesse ad investire in altre autostrade. L’inventore del nastro magico fu l’ingegnere milanese Piero Puricelli. Sarà per questo che il primo tratto costruito fu la Milano-Varese? Il concetto era di creare una strada vietata alle bici, ai carri e ai cavalli, per favorire la velocità dei mezzi di trasporto. Questa agevolazione doveva avere un costo così come un treno il suo biglietto.
# L’innovazione del milanese Puricelli rivoluziona il mondo delle costruzioni stradali
Sempre rispettato indipendentemente da chi fosse al potere in quell’epoca tumultuosa, immersa nelle guerre, Puricelli, noto in Germania dove i suoi progetti furono studiati attentamente, diventò un grande imprenditore con un’azienda specializzata in costruzioni stradali. Prima della seconda guerra mondiale l’Italia poteva vantare strade come: la Milano-laghi (84.5 km), la Milano-Bergamo (48.8 km), la Firenze-Viareggio (82 km), Torino-Milano (125.8 km), Napoli-Pompei (20 km), Roma-Ostia (20 km), Genova-Serravalle (50 km), Bergamo-Brescia (45 km).
# Inaugurata nel settembre del 1924 al passaggio di Vittorio Emanuele III
Nel settembre del 1924, Vittorio Emanuele III in persona, inaugurò la Milano-Varese a bordo di una Lancia guidata dal Puricelli. Il Corriere della sera così declamò: “mentre tutt’intorno scrosciano gli applausi, la vettura parte di scatto tagliando lo sbarramento simbolico costruito dal nastro….”. Nelle città, lungo il percorso, il Re venne accolto dalle bande musicali, dalle rappresentanze cittadine e dai casellanti vestiti in pompa magna. Da sottolineare inoltre la presenza dei primi distributori di benzina già attivi.
# Fu usata una speciale composizione di calcestruzzo per evitare la formazione di carreggiate polverose. A due anni dall’apertura l’autostrada era percorsa da una media di 1115 auto al giorno
Per evitare la formazione di carreggiate polverose venne escogitata una speciale composizione di calcestruzzo amalgamato con l’acqua. Per ovviare al problema di interferire con le grandi arterie, vennero costruiti cavalcavia e archi, gallerie. Nel 1926 si poterono contare 421.406 passaggi di veicoli con una media giornaliera di 1115 unità.
Nonostante sia ipotizzabile che fra poco tempo potremo raggiungere la Luna per far vacanza, l’autostrada simboleggia tutt’ora la via per andare lontano. Gli aerei ci passano sulla testa ma quando sfrecciamo sulle nostre automobili con la musica a tutto volume, ci sembra di arrivare dall’altra parte del mondo respirando libertà.
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PAOLA MERZAGHI
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