Sarebbe un’infrastruttura unica nel suo genere. Scopriamo quali sono le sue caratteristiche, quando potrebbe essere realizzata e i possibili benefici ambientali ed economici per i territori coinvolti.
La prima GREENWAY METROPOLITANA al mondo potrebbe essere a Milano
# Un corridoio verde di 15km tra Milano e Monza con 5.000 alberi
Si chiama Mi-Mo, il progetto di riqualificazione urbana proposto da Bikenomist, una società di consulenza e comunicazione specializzata sui temi della bicicletta. Un corridoio verde di 15km pensato per collegare Milano a Monza passando per Sesto San Giovanni. A Milano il percorso si snoderebbe su Viale Sarca, in base alla proposta realizzata da Bikenomist in collaborazione con lo studio Montieri-Macchi, oggi utilizzato principalmente come bypass dagli automobilisti che vogliono evitare gli autovelox su Viale Fulvio Testi. Si tratta di un intervento a lungo termine, non si realizzerebbe infatti prima del 2030, che prevede una pista ciclabile e alcune corsie preferenziali per il trasporto pubblico circondate da 5.000 alberi e prati fioriti.
# I benefici ambientali ed economici
La realizzazione dell’opera avrebbe ricadute positive sia ambientali che economiche. Per il primo aspetto le analisi hanno stimato una riduzione delle emissioni di CO2 di 1.000 tonnellate, della temperatura degli edifici lungo il percorso di 3 gradi e di circa 20mila veicoli in meno al giorno sull’asse Milano-Sesto S. Giovanni-Monza.
Per il secondo è stato ipotizzato una crescita del 12-13% il valore del patrimonio immobiliare di Milano e, nel tempo, anche del giro di affari delle attività commerciali tra il 35 e il 55%. Si presumono quindi effetti positivi nell’economia della città, nonché una maggiore visibilità di quelle zone, ora marginali, che attraverserebbe.
# Pirelli pronta a finanziare l’iniziativa che potrebbe migliorare la vita di 75mila persone
L’infrastruttura prende ispirazione dal Parco lineare Turia di Valencia e potrebbe migliorare la vita di 75mila persone, coloro che vivono e lavorano nei territori coinvolti nel progetto. Avrebbe già come finanziatore Pirelli oltre al supporto di altre aziende di Bicocca e del polo universitario stesso. La multinazionale dei pneumatici ha infatti il suo quartier generale nella zona e vuole promuovere, coinvolgendo anche i suoi dipendenti, iniziative innovative atte a realizzare un polo per la mobilità green.
Non rimane che attendere i prossimi sviluppi per capire se la greenway metropolitana diventerà realtà.
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Articolo di BEATRICE BARAZZETTI aggiornato dalla redazione
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Con la differenza che a Valencia hanno utilizzato il letto del fiume che hanno deviato, qui invece chiudono un’importante arteria di comunicazione, spostando il traffico in altre vie che risulteranno ancora più impraticabili.
Pessima mossa.
Green washing ne abbiamo?
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