La commissione Affari Costituzionali inizierà l’esame di una riforma costituzionale e di una legge ordinaria che potrebbero per dare a Roma i poteri di una regione. La proposta è bipartisan. Ma nel processo si inserisce un’altra proposta di riforma costituzionale che potrebbe estendere questi poteri a Milano e Napoli. Ecco cosa sta succedendo.
🛑 La riforma costituzionale: ROMA CITTÀ STATO. Ma c’è chi rilancia: anche Milano e Napoli devono avere poteri da REGIONE
# Alla Camera un proposta bipartisan per dare più poteri a Roma
Giovedì prossimo, 11 marzo, la commissione Affari Costituzionali inizierà l’esame sia di un ddl di riforma costituzionale presentato da Fi (primo firmatario Paolo Barelli) sia di una legge ordinaria presentata da M5s (primo firmatario Francesco Silvestri). Il presidente della commissione spiega che si lavorerà su un doppio binario legislativo: “una riforma costituzionale che modifica l’articolo 114, comma 3 della Costituzione e una legge ordinaria dove si potrà prevedere, una maggiore autonomia da parte di Roma nell’accesso diretto ai fondi europei e ai fondi per il trasporto pubblico locale“. Non solo la capitale, anche per Milano e Napoli potrebbero arrivare poteri da regione.
# La proposta di riforma costituzionale di Morassut: tagliare da 20 a 13 le regioni e dare a Milano, Roma e Napoli poteri regionali
Il deputato del Pd Roberto Morassut insiste invece sulla sua proposta di riforma costituzionale che oltre a ridurre il numero di regioni da 20 a 13 dovrebbe dare poteri regionali anche a Milano e Napoli che insieme a Roma sono le tre città di valore mondiale per storia e dimensioni che ci sono in Italia. “Il tema non può che avere radice Costituzionale. Sono 30 anni che sono state costituite le città metropolitane, ma non sono mai arrivati gli atti conseguenziali. La legge 42 del 2009, quella che ha introdotto anche il federalismo fiscale, indicava per Roma capitale delle prerogative che la città aveva già come poteri su edilizia pubblica e privata, sul traffico, eccetera.”
Nell’ultima proposta di legge Morassut datata 2018 si ipotizza la riduzione da 20 a 13 delle attuali Regioni, trasformando la Città metropolitana di Roma in una Regione. Il deputato promotore dell’iniziativa sottolinea però come oggi anche Milano e Napoli dovrebbero seguire lo stesso percorso: “Il nodo è: Roma Capitale può avere poteri di indirizzo e legislazione, come una Regione? Se questo è possibile, comprese Milano e Napoli, bene, altrimenti è una perdita di tempo. Si affronti il cuore della questione dando a Roma, ma anche a Milano e Napoli, le uniche tre metropoli mondiali per storia e dimensioni della nostra nazione opportunità e poteri di rango regionale, scardinando il totem che assimila impropriamente il federalismo alla dimensione regionale mentre la dimensione millenaria del federalismo italico è incentrato sulle città, dall’anno 1000. A queste tre città dobbiamo dare poteri regionali, semplificando al contempo il numero delle Regioni”.
Un governo di unità nazionale come quello attuale guidato da Mario Draghi sarà capace di attuare una riforma sul governo delle grandi aree urbane che consenta a Milano diventare finalmente una città stato?
Fonti articolo: La Repubblica, Roma Dailynews
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FABIO MARCOMIN
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