La «Sabbiera»: il tram che percorre tutte le linee di Milano, l’unico senza passeggeri

L'unico tram senza passeggeri che percorre tutti i binari della città

0
Credits ufficio stampa ATM - Dettaglio Sabbiera

L’unico tram senza passeggeri che percorre tutti i binari della città. Ecco la sua storia e il compito che svolge.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Ti aspettiamo

La «Sabbiera»: il tram che percorre tutte le linee di Milano, l’unico senza passeggeri

# Il tram senza passeggeri che attraversa tutte le linee della città

Credits ufficio stampa Atm – tram Milano1928 o Carrelli

Non è un tram come tutti gli altri. Anche se dalle sembianze esterne può assomigliare alla mitica Milano28, la vettura tranviaria diventata a pieno titolo un simbolo della città al pari della michetta, dei ghisa e della madunina. 

Lei è la sabbiera, un tram particolare che non effettua servizio passeggeri. D’estate risposa e d’inverno percorre tutti i quasi 200 chilometri di binari della rete tranviaria meneghina. La sabbiera non calca nessuna delle 17 linee tranviarie urbane di Milano, o meglio, le attraversa tutte. 

# Da ottobre a marzo il “tram sabbiera” sparge sabbia sulle rotaie per evitare le perdite di attrito ruota-rotaia

Credits ufficio stampa ATM – Dettaglio Sabbiera

Il suo compito? Spargere sabbia. Fa come i bambini in spiaggia. O come Pollicino che lascia cadere briciole lungo il suo tragitto. Anche il tram della “serie 700” sparge, passando da un punto all’altro della città, della sabbia sulle rotaie. Nei mesi freddi, più o meno da ottobre a marzo, il freddo e l’umidità mettono a dura prova la tenuta della ruota nella gola del binario tranviario. La sabbia (di tipo siliceo, finissima e selezionata per le sue qualità meccaniche) aumenta l’aderenza dei tram in servizio, evitando quindi le perdite di attrito ruota-rotaia. 

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Cent’anni e non sentirli

Credits ufficio stampa Atm -Dettaglio vetture storiche serie 600

Sono semplici e affascinanti le sabbiere, con la loro polverosa e un po’ ammaccata livrea tono su tono, verde su verde. 

A tutti gli effetti sono i tram più datati circolanti a Milano, ancora più vecchi della storica Carrelli (o Milano28) che risale agli anni 1928-30. Le sabbiere hanno avuto origine dalla ricostruzione di alcuni esemplari di tram serie 600 costruiti nei primi anni ‘20 e danneggiati durante la Seconda guerra mondiale. Rimosse le sedute per passeggeri e “bigliettario”, le vetture negli anni Quaranta sono state ricostruite e equipaggiate internamente con tramogge e il relativo sistema elettropneumatico per spargere la sabbia. 

# In servizio ne sono rimaste solo sette

Credits ufficio stampa Atm – sabbiera deposito messina

Oggi ne sono rimaste poche. C’è la 704 con il classico colore bi-verde, c’è la 705 che è l’unica di color arancio ministeriale, ci sono la 706, 712 e 718 del deposito Baggio, la 713 al deposito Messina e la 719 al deposito Precotto. 

Rispetto a quelle originarie, solo queste sono ancora in servizio. Anno dopo anno il loro numero è diminuito, sono state progressivamente sostituite da moderni e meno affascinanti veicoli bimodali strada-rotaia, in grado di essere utilizzati anche per altre esigenze, come lo spazzamento neve o il traino vetture che necessitano soccorso. 

Continua la lettura con: Novità e Linee modificate: guida METRO, BUS e TRAM per le feste di S. AMBROEUS

LEONARDO MENEGHINO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.


Articolo precedenteIl «Mostro Sirena», il «Dinosauro Lombarde», il «Mega-Scoiattolo Volante»: le creature mitiche di Milano
Articolo successivoCome imbucarsi a una sfilata della Fashion Week