Quest’anno l’Università Statale di Milano si presenta con una novità modificando i requisiti minimi per poter accedere agli alloggi messi a disposizione dal bando annuale.
Una decisione importante presa dall’Università che sicuramente farà discutere.
La STATALE ammette solo studenti VACCINATI nei suoi alloggi
# Solo VACCINATI
Ogni anno, l’Università Statale pubblica un bando in cui mette a disposizione 615 alloggi per gli studenti fuori sede con determinati requisiti di merito e di reddito.
Quest’anno, però, per chi vuole richiedere la possibilità di alloggio, si è aggiunto un nuovo requisito: aver fatto il vaccino per il Covid-19.
A pagina 3 del bando di concorso per il servizio alloggi è specificato che viene richiesto “il requisito di accesso al posto alloggio di essere muniti della certificazione di avvenuta vaccinazione Covid-19.” Alla domanda sarà, quindi, necessario allegare la certificazione vaccinale.
# E chi non è vaccinato?
Coloro che ne saranno sprovvisti saranno automaticamente esclusi dalle graduatorie. Chi, per una ragione o per l’altra lo deve ancora fare, può essere ammesso con riserva fino al 31 dicembre 2021, data entro la quale è necessario presentare il documento di avvenuta vaccinazione. Di conseguenza, anche coloro che hanno ottenuto l’alloggio negli anni precedenti saranno soggetti a questo controllo.
# È la prima università del mondo ad ESCLUDERE i non vaccinati
Quella attuata dall’Ateneo milanese rappresenta una presa di posizione importante, che inevitabilmente farà dividere gli studenti, e non, in due fazioni: vaccinati e non vaccinati. La Statale al momento risulta l’unica Università al mondo ad aver preso questa iniziativa che mira ad alzare il livello di immunità e fare degli spazi universitari un luogo più sicuro.
# Possibili ricorsi per DISCRIMINAZIONE
Allo stesso tempo, però, va incontro a possibili ricorsi per quanto riguarda la legittimità di questa scelta. Come fa notare l’Indipendente, per la legge italiana “l’ottenimento del diritto alla somministrazione di un vaccino non è obbligatorio per legge” e così vale per la normativa europea, nella quale viene specificato nell’articolo 36 del regolamento del Green Pass, “è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate”.
Fonte: Il Giorno
Continua a leggere con: Il Green pass psicologico
SELENE MANGIAROTTI
Riproduzione vietata a chi commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.