Quella volta che la STAZIONE CENTRALE doveva essere vicino a piazza Cinque Giornate (ma la Storia ha deciso diversamente)

Alcune vie insolitamente inclinate rispetto alla trama urbana generale nascondono la storia della Stazione Centrale

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Credits specialepasquale IG - Vecchia stazione Centrale Milano

Se si guarda la mappa di Milano, magari una di quelle appese in metropolitana, tra piazza V Giornate e piazza Tricolore si notano alcune vie insolitamente inclinate rispetto alla trama urbana generale: via Sottocorno, via Archimede e via Marcona. Sono l’unica traccia rimasta della stazione di porta Tosa della linea Milano-Venezia. Lo dimostra il fatto che prolungando idealmente quelle vie si raggiunge l’attuale linea ferroviaria.

Quella volta che la STAZIONE CENTRALE doveva essere vicino a piazza Cinque Giornate (ma la Storia ha deciso diversamente)

# La linea Milano-Piacenza-Bologna doveva fermarsi alla stazione di Porta Tosa

openstreetmap.org
Mappa Milano

Nel 1846, quando la stazione fu costruita, la Lombardia faceva parte dell’impero austro-ungarico insieme al Veneto. La direttrice di comunicazione principale era naturalmente Milano-Venezia-Trieste. Il collegamento diretto con Vienna non era ancora possibile perché la realizzazione dei trafori alpini avvenne molti anni dopo. 

Un accordo stipulato con lo Stato della Chiesa e i piccoli stati dell’Emilia portò alla realizzazione della linea Milano-Piacenza-Bologna che doveva attestarsi a Milano presso la stazione di Porta Tosa, che avrebbe subito un importante ampliamento che ne avrebbe fatto una importante stazione di termine.

# La stazione viene “spostata” in piazza della Repubblica

commons.wikipedia.org
stazione piazza della Repubblica

Ma la situazione politica mutò rapidamente ed in modo sgradito agli austriaci: la vittoria dei franco-piemontesi nella seconda Guerra di Indipendenza (1859) scacciò l’impero asburgico e porto in breve tempo all’unità d’Italia (1861).

L’asse politico si riallineò a Milano. La stazione di porta Tosa, progettata sotto gli austriaci, venne soppressa nel 1873 e demolita senza lasciare alcuna traccia, in favore di una nuova stazione centrale situata nell’attuale piazza della Repubblica da una società francese, gradita ai Savoia. Sulla nuova stazione confluivano, oltre alla Milano-Torino, anche le linee per Monza, Venezia, Piacenza e Pavia.

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# 1931: ultima fermata. Viene inaugurata l’attuale Stazione Centrale

credits: @stazionemilanocentrale IG

Ma anche questa nuova stazione non ebbe destino felice, sia perché nata già sottodimensionata rispetto al crescente traffico ferroviario, sia per il nuovo cambio politico del primo dopoguerra con l’ascesa al potere di Mussolini, che voleva un edificio grandioso, monumentale e privo di stili stranieri. Nel 1931 fu inaugurata la Stazione Centrale che oggi conosciamo e della stazione di piazza della Repubblica, di nuovo, non rimane alcun segno.

Continua la lettura con: Il binario della VERGOGNA di Stazione Centrale

MARCO GUALMINI (Appassionato di ferrovie ed autore del libro “le ferrovie scomparse di Milano“)

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Marco Gualmini
Consulente e formatore informatico esperto in informatica giuridica, in particolare in Processo Civile Telematico ed Amministrativo. Si occupa di Processo Telematico dal 2009 fornendo formazione, assistenza tecnica e consulenza informatico-giuridica a numerosi Professionisti e Studi Legali. Grazie alla pluriennale esperienza ha sviluppato una competenza della pratica giuridica tale da interfacciarsi con il linguaggio specifico ed avvicinare due mondi, quello informatico e quello legale, apparentemente molto distanti. Appassionato di ferrovie ed autore del libro "le ferrovie scomparse di Milano"