Il FUTURO di MILANO: le GRANDI OPERE che la RIVOLUZIONERANNO nei prossimi anni

Cosa ci sarà nella Milano del 2030 che oggi non c'è

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carloratti - Campus MIND

Tra opere a rilento e altre che seguono la tabella di marcia, qualcuna anche in anticipo sui tempi, avanza senza sosta la trasformazione della città. Ecco quello che verrà realizzato entro gli anni ’30 di questo secolo.

Il FUTURO di MILANO: le GRANDI OPERE che la RIVOLUZIONERANNO nei prossimi anni

#1 Le metropolitane

M4 fino a San Cristoforo Fs

Le nuove denominazioni delle stazioni delle linea blu

A fine novembre 2022 ha aperto la tratta della M4 dal capolinea est a Dateo, a giugno 2023 fino a San Babila. Entro settembre 2024 è programmata l’inaugurazione di tutta la linea, da Linate Aeroporto a San Cristoforo FS, eccetto alcune stazioni centrali operative solo da dicembre. In totale 15 km di tracciato e 21 stazioni con interscambi a San Babila con M1, a Sant’Ambrogio con la M2 e collegamento in superfice a Missori con M3.

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M1 fino a Monza Bettola

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare
Prolungamento M1 Monza-Bettola

I lavori sono iniziati 13 anni fa ma ancora non si è arrivati alla fine. Si tratta dell’estensione della M1 a nord con le due nuove fermate di Sesto Restellone e Monza Bettola e una lunghezza di 1,9 km. Entro l’anno si prevede l’affidamento dell’appalto ad una nuova ditta, dopo la rinuncia della precedente, con apertura che slitta ancora, dal 2026 al 2028.  

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M1 fino a Baggio

Prolungamento M1

Tre nuove fermate per la M1 in prolungamento ad ovest: Parri, Baggio, Olmi. Un tracciato di 3,5 km fino al limite della Tangenziale Ovest con deposito oltre la stessa. Arrivati i fondi per coprire gli extra-costi, 145 milioni di euro, si attende a marzo 2024 la pubblicazione del bando. Entro la fine dello stesso anno o al massimo l’inizio del 2025 dovrebbero essere avviati i cantieri della durata di circa cinque anni e mezzo. Inaugurazione tra il 2030 e il 2031.

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M4 fino a Segrate

Credits mm – Prolungamento M4 Segrate

Alla fine del 2023 la giunta di Milano ha approvato il Piano di fattibilità tecnica ed economica per il progetto di estensione della M4 a Segrate: un tracciato di 3,1 km con fermata intermedia Idroscalo-San Felice che passa sotto il bacino d’acqua artificiale. L’opera era stata interamente finanziata ma l’aumento del costo delle materie ha portato il fabbisogno finanziario a 470 milioni di euro, all’appello ne mancano quindi ancora 44. Previsto l’inserimento dell’intervento nel Piano Triennale delle Opere pubbliche 2024-2026 e l’elaborazione del progetto esecutivo, in partenza, cofinanziato da un bando europeo di 3,5 milioni di euro.

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# M5 fino a Monza

Credits ascuoladiopencoesione.it – Tracciato M5

Il 2024 potrebbe essere l’anno di avvio dei lavori per il prolungamento della M5 fino a Monza, al più tardi all’inizio del 2025. Finanziata per intero con 1,296 miliardi di euro, il percorso prevede 13 km aggiuntivi e 11/12 fermate. Attraversa i comuni di Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Monza e raddoppia l’attuale estensione della linea. L‘avvio del procedimento degli espropri per i terreni interessati all’attraversamento della linea è stato pubblicato il 30 novembre 2023, pertanto se non dovessero esserci intoppi in particolare per il nodo di Cinisello-Bettola, potrebbe inaugurare nel 2031.

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#2 Le metrotranvie

Milano-Seregno

Metrotranvia Milano Seregno
Credits: MM – Metrotranvia Milano Seregno

La metrotranvia Milano-Seregno prevede un tracciato di 14,3 chilometri con 25 fermate distanti tra loro in media 540 metri attraverso otto comuni: Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno fino alla stazione per i collegamenti con Saronno, Como, Carnate e Monza. Gli interscambi sono con la stazione ferroviaria di Seregno al capolinea nord, a Niguarda con la nuova metrotranvia Cascina Gobba-Certosa a Milano Maciachini M3 al capolinea sud. L’investimento complessivo è di 258 milioni di euro, l’inaugurazione è programmata tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.

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Metrotranvia nord

Metrotranvia nord
Metrotranvia nord

La metrotranvia nord, soprannominata anche “Gronda Nord”, che corrisponde all’odierno tram 7 da Precotto a Piazzale Lagosta e che si allungherà fino a Cascina Gobba M2 per un totale di 14 chilometri. I lavori in corso riguardano il tratto dal capolinea ad est fino all’interno del quartiere Adriano, da attivare entro il 2024. In partenza invece quelli delle tratte Quartiere Adriano-Cascina Gobba M2 di 1,3 chilometri con 3 fermate, durata cantieri un anno, la Fulvio Testi-Pronto Soccorso di Niguarda di 1,7 km per 3 fermate, ed entro l’estate 2024 quelli della Piazza Bausan-Villapizzone. Le due tratte rimanenti dall’ospedale di Niguarda a via Durando e da Villapizzone e Stazione Certosa FS sono in fase di progettazione e dovrebbero essere realizzate entro il 2029-2030.

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#3 La Milano-Limbiate

Milano-Limbiate

La storico linea Milano-Limbiate viene riqualificata. Il tracciato è di 11.6 km con 18 fermate e attraversa i Comuni di Milano, Cormano, Paderno Dugnano, Senago, Varedo e Limbiate. La percentuale di linea caratterizzata da una sede tranviaria a doppio binario sale a circa il 55%. Oltre la metà del tracciato sarà a centro strada. I cantieri avranno un durata di circa 3 anni e mezzo, con partenza tra la fine del 2024 e la prima parte del 2025.

Metrotranvia 13

Percorso Metrotranvia 13

La metrotranvia 13 si sviluppa lungo un tracciato di 17 fermate, 9 delle quali già presenti, tra la fermata della M4 Repetti che serve il quartiere Forlanini e la stazione M3 di Rogoredo e relativo hub ferroviario. Programmata per essere pronta per le Olimpiadi Invernali, dato che una fermata servirà il Pala Italia, probabilmente solo una tratta sarà in funzione per l’evento, mentre il resto più avanti.

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#3 Gli ex-scali ferroviari: Romana e gli altri

Scalo Romana

Credits: Skidmore, Owings & Merrill Vista aerea lato Ripamonti

Il più avanti con i cantieri di tutti i 7 scali in disuso in città è lo Scalo Romana, addirittura in anticipo per quanto riguarda la costruzione del Villaggio Olimpico tra via Lorenzini e via Ripamonti in consegna nell’estate del 2025. Lo sviluppo completo con il parco al centro, 70.000 mq tra uffici e retail nel lato verso piazzale Lodi e la riconversione del Villaggio Olimpico in residenze, è programmato tra il 2026 e il 2028.

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Scalo Farini

Masterplan OMA Scalo Farini

Il più esteso tra tutti quelli che verrà rigenerato nei prossimi anni è invece lo Scalo Farini. Al suo interno è previsto un parco, aree verdi diffuse, residenziale in prevalenza a prezzi calmierati, commerciale e uffici e il campus dell’Accademia di Brera. Quest’ultimo è al momento l’unica parte che vedremo realizzata nei prossimi anni, i lavori sono partiti nell’estate del 2022 e si dovrebbero concludere nel 2025. Nei mesi scorsi Unicredit ha comprato una parte dei terreni dove nel 2030, quando scadono i contratti per le torri di Gae Aulenti, dovrebbe sorgere il suo nuovo quartier generale con annesso campus.

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Scalo Greco-Breda

Progetto Innesto Scalo Greco

Con il progetto “Innesto” realizzato da Redo e a firma di Barreca & La Varra, vincitore al bando di Reinventing Cities, l’ex scalo Greco-Breda diventerà il primo quartiere di housing sociale totalmente green d’Italia, con parte delle case destinate all’affitto. L’area dell’intervento è di 6 ettari con le prime attività di bonifiche avviate nel 2021. Il progetto dovrebbe completarsi in circa 5 anni.

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Scalo Lambrate

Credits Comune di Milano – Lambrate scalo ferroviario 3

Per la rigenerazione dello scalo di Lambrate c’è il progetto “Lambrate Streaming”. Previsto un maxi-parco pubblico di circa 41.000 mq, un nuovo quartiere di 19.000 mq con 307 nuove abitazioni e un sistema di tre piazze-giardino collegate tra loro. La conclusione dei lavori dovrebbe avvenire tra il 2027 e il 2028.

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#4 La riqualificazione di grandi aree

MIND

Nuovo campus Statale al MIND

MIND, Milano Innovatation District, sta diventando una piccola “città nella città”, nell’area che fu sede di Expo2015 di 1,1 milioni di mq. Diventerà un Parco tematico scientifico tecnologico di 650mila metri quadrati, con tre importanti funzioni pubbliche prevalentemente:

  • il nuovo polo ospedaliero IRCCS Galeazzi già inaugurato;
  • il polo di ricerca per le Scienze della vita Human Technopole, su una superficie di circa 30.000 mq e .composto da Palazzo Italia, il Padiglione Nord e il Padiglione Sud e un altro in costruzione:
  • il Campus dell’Università Statale con i primi studenti previsti nell’anno accademico 2025/2026;
  • l’area di West Gate di 300.000 mq che prevede uffici, residenze e un Mobility Hub.

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Piazzale Loreto

Loc Piazzale Loreto vista aerea

Un investimento di 80 milioni di euro. Questa le cifre sul piatto per la trasformazione di Piazzale Loreto da attuale vuoto urbano, un congestionato snodo di traffico, in un nuovo spazio di vita, un polo di aggregazione restituito alla comunità. A incaricarsi della realizzazione del progetto è Nhood. Si prevede nel dettaglio che il piazzale diventi in parte pedonale e soprattutto ecosostenibile, un’agorà verde che metterà in connessione NoLo e l’asse corso Buenos Aires/viale Monza/viale Padova. I lavori sono slittati già un paio di volte, l’obiettivo rimane inaugurare il nuovo volto della piazza nel 2026.

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Ex Macello

Credits Wolf visualizing architecture – Aria ex-macello residenze

Nell’area dell’ex-macello, 15 ettari di terreni in abbandono da anni, si prepara a rinascere con il progetto di riqualificazione “Aria” proposto dall’operatore immobiliare Redo vincitore nell’ambito della seconda edizione di Reinventing Cities nel 2021. Al suo interno un “quartiere low cost” per 1.200 residenti con canoni a partire da 500 euro, il nuovo campus IED, un nuovo polo museale scientifico, un grande parco e servizi per residenti. Il 2026 è l’anno segnato sul calendario per l’inaugurazione della prima parte.

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Goccia alla Bovisa

Politecnico – Renderging Goccia Bovisa

Il Masterplan Bovisa-Goccia a firmato Renzo Piano prevede la trasformazione della Goccia in un grande parco scientifico-tecnologico. Al centro del progetto il recupero dei due gasometri, uno destinato ad ospitare lo “Smart city innovation hub“, l’altro la “Fabbrica dello sport“, e un polmone di 40.000 mq con 1.000 alberi. Nell’ampliamento dell’attuale campus della Bovisa c’è anche la costruzione di residenze universitarie, un edificio sperimentale a zero emissioni per il dipartimento di Energia e 3 edifici per aule e una sala ipogea. La conclusione di tutti i lavori entro il 2026.

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MoLeCola

Progetto Molecola Bovisa. Rendering

Altro progetto sempre nel quartiere Bovisa è MoLeCoLa “Mobility, Learning, Community Lab”. Si tratta di un distretto tecnologico innovativo e sostenibile fondato su tre elementi quali abitare, produrre e interagire, e che prende forma attraverso la realizzazione di: residenze, uno studentato, attività commerciali, coworking. Altro elemento distintivo è headquarter di Ferrovie Nord, integrato al disegno dello spazio pubblico e ricco di aree verdi attrezzate.

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SeiMilano

Seimilano residenze e parco

Sei Milano, un progetto a firma Cucinella che rigenerazione oltre 300.000 mq delle ex aree inquinate delle cave Calchi Taeggi. Un nuovo quartiere multifunzionale con uffici, spazi commerciali e residenze, immerse in un parco di oltre 16 ettari accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in parte inaugurato nel 2023. La realizzazione del primo lotto residenziale è prossimo alla conclusione, alle rifiniture le torri ad uffici Park West, il secondo entro il 2025. Tra il 2026 e il 2027 previsto il completamento integrale.

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Symbiosis

Credits: ioarch.it – Masterplan Symbiosis

La realizzazione del progetto Symbiosis sta procedendo a vele spiegate con la costruzione:

  • dell’edificio “Vitae”, caratterizzato da una “Spirale verde”, un sentiero con una pergola di vite che sale in cima all’edificio, filari sui tetti che si alternano a terrazze e orti e serre stagionali;
  • del nuovo Hq di Moncler, nell’area retrostante la scuola internazionale;
  • della nuova sede di Snam con un edificio tre volumi sovrapposti articolati in 14 piani, un grande parco con specchi d’acqua e persino un “Teatro Verde”.

 Il suo sviluppo che dovrebbe concludersi entro un paio di anni.

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#5 Le opere olimpiche

Il Villaggio Olimpico

Credits: Skidmore, Owings & Merrill

Una delle opere più attese per le Olimpiadi, come detto in precedenza, è il Villaggio olimpico. Pronto per il 2025, per ospitare gli atleti durante la manifestazione del 2026, al termine dell’evento verrà riconvertito in un quartiere a impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building). Previste residenze per 1.000 studenti universitari negli edifici lato parco e ferrovia, gli altri saranno a edilizia convenzionata, mentre l’Olympic Village Plaza sarà la nuova piazza del quartiere con negozi e esercizi al piano strada.

Il Pala Italia

Ph. @Onirism IG – PalaItalia

Il PalaItalia con i suoi 16.000 posti sarà una delle arene sportive, e non solo, più grandi d’Italia e già si preannuncia come un capolavoro dell’architettura. Si sviluppa su una superficie complessiva di 10.000 mq e l’impianto è sospeso da terra grazie a dei pilastri e guadagna volume che formano 3 cerchi, sviluppando altezza e ampiezza. La posa della pietra è avvenuta alla fine del 2023, la conclusione dei lavori con la consegna della struttura è programmata per la fine del 2025. Nel 2026 ospiterà le gare di hockey sul ghiaccio maschile alle Olimpiadi Invernali.

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Il Mediolanum Forum riqualificato e ampliato

Credits orcoshrek IG – Mediolanum Forum

Anche il Mediolanum Forum di Assago sarà protagonista delle Olimpiadi Invernali. Il palazzetto, che attualmente dispone di 12.000 posti a sedere, verrà ampliato e riqualificato per ospitare il pattinaggio di figura e lo short track. Interessati dai cantieri sia la pista centrale, che si trova a 4,60 metri d’altezza rispetto al suolo, sia quella secondaria al pianterreno.

#6 Le infrastrutture per la cultura 

La Magnifica Fabbrica

Credits Comune di Milano – Magnifica Fabbrica dall’alto

Il 2024 è l’anno di partenza dei cantieri per la realizzazione della “Magnifica Fabbrica” del Teatro alla Scala al posto dell’ex fabbrica Innocenti abbandonato da tempo. Verranno trasferiti qui laboratori oggi ospitati nell’edificio dell’ex Ansaldo in Tortona. L’edificio si compone di un’unica enorme costruzione di acciaio e legno di 66.000 mq di superficie scandito da 4 campate di 28,8 metri di lunghezza, e al suo interno sono previsti:

  • i laboratori distribuiti su 34.000 mq;
  • sale prove;
  • sartorie;
  • depositi con oltre 2.500 posti container su 4 livelli con 4 linee carroponte, oggi tenuti in alcuni capannoni in affitto nel comune di Pero. 

La durata dei cantieri è stimata in circa 3-4 anni.

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Il raddoppio del Museo del ‘900

Passerella museo del Novecento

Un progetto da 27 milioni di euro, di cui 5 milioni donati da Giuseppina Antognini presidente della Fondazione Pasquinelli, che prevede riqualificazione del palazzo gemello dell’Arengario, liberato dagli uffici comunali. In questo modo il Museo del Novecento avrà altri 1.000 mq, raddoppiando i suoi spazi, e i due edifici gemelli saranno collegati da una passerella sospesa. Si svilupperà su 4 piani con un percorso espositivo dagli anni Ottanta ai giorni nostri. L’inaugurazione nell’anno delle Olimpiadi Invernali.

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BEIC, la Biblioteca Europea

Credits Comune di Milano – BEIC vista esterna

La Biblioteca Europea sorgerà su un’area di 30.000 mq, nell’area di Porta Vittoria. Le risorse per la sua realizzazione, 101,574 milioni, sono state messe a disposizione tramite il PNRR. Si compone di due strutture affiancate fra loro e identiche: due “navate” trapezoidali, entrambe in vetro e metallo.  Previsto anche un deposito robotizzato ipogeo, un forum, un auditorium e una piazza verde pubblica. I cantieri dovranno terminare tassativamente entro il 2026 pena la perdita dei fondi europei.

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Il Bosco della Musica

Rendering Bosco della Musica

Nelle vicinanze di quello che un tempo era il malfamato “boschetto della droga” sorgerà quello che il Presidente del Conservatorio Giuseppe Verdi ha definito “bosco della musica” o meglio “Campus della Musica”. Un investimento di circa 47 milioni di euro, che rigenera anche la palazzina “ex chimici” sopravvissuta alle acciaierie Redaelli, per un campus pronto a ospitare circa 600-800 studenti e nel dettaglio:

  • il dipartimento dei nuovi linguaggi, dall’elettronica alla musica applicata, al jazz, al rock, al pop;
  • un auditorium da 350 sedute per i concerti;
  • un bar e un ristorante;
  • decine di aule e laboratori all’avanguardia, sale prova;
  • fab lab;
  • co-working;
  • uno studentato da 200 posti letto.

L’inaugurazione è prevista nel 2026.

Il Museo Nazionale della Resistenza

Museo Nazionale-Resistenza

A Milano sorgerà anche il nuovo Museo Nazionale della Resistenza ai Bastioni di Porta Volta, tra via Montello e via Volta, sul lato opposto rispetto alla “piramide” della Feltrinelli. Il polo espositivo si sviluppa su 6 piani all’interno della piramidina gemella di 3.800 mq in costruzione e all’interno della quale saranno in mostra  fotografie e documenti storici per raccontare ai visitatori i fatti e i valori della liberazione e della resistenza. L’investimento è di circa 24 milioni di euro. Le Mura Spagnole emerse durante gli scavi verranno preservate e lasciate visibili. L’inaugurazione tra il 2025 e il 2026.

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#7 I nuovi grattacieli

La torre Faro

Rendering Acpv – Torre Faro

A lato dello Scalo Romana sorgerà la “Torre Faro”, la nuova sede di A2a, i cui lavori di edificazione sono partiti di recente. Alta 144 metri per 28 piani complessivi, con di innovativi sistemi di efficienza energetica ed eco sostenibilità, è stata progettata dallo studio Antonio Citterio – Patricia Viel. Si caratterizza per forma tubolare e due ambienti panoramici: lo sky garden, che sarà alto circa tre piani a mezza altezza, e un belvedere accessibile al pubblico ad un’altezza di 125 metri. L’inaugurazione è stata programmata per le Olimpiadi del 2026, con il graduale ingresso dei 1.500 dipendenti dislocati oggi nelle varie sedi, al più tardi entro la fine dello stesso anno.

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Gioia 20 est e Gioia 20 ovest

Gioia 20 e 22

In Porta Nuova sono in costruzione avanzata due edifici “quasi gemelli”, “Gioia 20 Est”, alto 98 metri di fronte a “Gioia 22”, e “Gioia 20 Ovest” di 64 metri. Entrambi sono previste ad uso terziario e vanno a coprire gli ultimi due buchi rimasti in questa porzione del Centro Direzionale nell’ambito del vasto progetto di Porta Nuova Garibaldi Varesine. Il più alto sarà la nuova sede di Kmpg in uscita dall’attuale palazzo di Via Vittor Pisani. Consegna prevista tra fine 2025 e inizio 2026.

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Palazzo Sistema

Regione Lombardia avrà una nuova torre: Palazzo Sistema. Il progetto prevede un edificio di 26 piani e un’altezza di circa 100 metri, con terrazze verdi a doppia e tripla altezza, insieme a specchiature modulari di vetro fotovoltaico. Un grande tetto di giardino pensile verrà realizzato sulla copertura del corpo più basso. Sarà costruito all’Isola, tra via Pola, via Rosellini, via Taramelli e via Abbadesse. L’avvio dei lavori, come annunciato a inizio marzo 2024, slittano al 2026.

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Citywave

 Il quarto grattacielo

Già soprannominato “lo sdraiato”, Citywave sarà il quarto grattacelo di Citylife. L’ambizioso intervento di Bjarke Ingels Group (BIG), composto da due edifici autonomi collegati da una struttura a portico sospeso lunga ben 140 metri, farà da quinta alle Tre Torri per chi arriva da Largo Domodossola. Il più basso, circa i 50 metri d’altezza, comprenderà un hotel di 10 piani e più di 120 camereil più alto, 110 metri nell’estremità strutturale, ospiterà uffici e spazi ricettivi. L’ultimazione dei fabbricati è prevista entro la fine del 2025. L’obiettivo è inaugurarlo in tempo per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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