Riceviamo e pubblichiamo.
Non guardo mai la cassetta della posta. Ma ieri mattina quando sono passato davanti al portinaio ho visto in lui una strana espressione. Quasi di istinto ho pensato alla posta. Ho guardato e c’era qualcosa di insolito. Una meravigliosa busta giallina, di sapore antico. Ho pensato all’invito per un matrimonio e invece no, quando ho aperto non ci potevo credere. Ho strabuzzato gli occhi: invito per l’opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in scena al Teatro alla Scala il 7 dicembre 2016. Direttore Riccardo Chailly,
E ora cosa faccio, mi sono chiesto?
Ecco quello che ho fatto dopo aver ricevuto il mio primo invito alla prima della Scala.
Punto 1. Per prima cosa sono sicuro che è un errore. C’è un indirizzo e un numero di telefono. Verifico. E’ vero.
Punto 2. Inizio a investigare come sono finito nella lista più ambita a Milano dai tempi degli Asburgo. Provo a mandare qualche messaggio ma nessuno ne sa niente. Penso che magari ci potrebbe essere un tot di inviti assegnati a estrazione o destinati a persone comuni. Alla fine mi convinco che deve essere così.
Punto 3. Consultazione conto online. Confesso di aver fatto una cosa che può suonare strana. Ma prima di fare altro ho verificato il mio conto corrente per vedere se il biglietto mi fosse stato addebitato. Non si sa mai.
Punto 4. Vedere su google di che secolo è Puccini. Ho cercato qualche informazione in più sull’opera e su Puccini. Ho scoperto che “l’opera Madama Butterfly è un’opera in tre atti (in origine due) di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, definita nello spartito e nel libretto “tragedia giapponese” e dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro.
La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro alla Scala di Milano, il 17 febbraio 1904, della stagione di Carnevale e Quaresima”. Da Wikipedia.
Punto 5. Scoprire se all’ouverture ci sarà il buffet. Si arriva già mangiati? Non sono ancora riuscito a scoprirlo.
Punto 6. La questione vestito. Dopo la sbornia dei primi minuti ho pensato subito al vestito. Non ho mai indossato uno smoking in vita mia. Chiamo papà. Lui ce l’ha e me lo presta. E’ felice per me, così dice.
Punto 7. E’ Sant’Ambrogio. Penso che per quest’anno niente ponte.
Punto 8. Post su Facebook. Fotografo l’invito e lo metto su Facebook. Record personale di like.
Punto 9. Corso accelerato sull’opera. Di opera non ho mai visto nulla, sempre che non conti l’Arlecchino di Soleri. Decido che domani andrò da Buscemi per comprarmi uno di quei volumetti di cd a tema.
Punto 10. Penso di chiamare Corrado, il mio amico contestatore per pregarlo quando lancerà le uova di non mirare proprio a me.
(to be continued)
Ps. Datemi consigli