Si dice di pensare anche all’economia del Paese e non solo all’emergenza sanitaria, ma poi effettivamente si sente parlare di attività chiuse definitivamente, contratti non rinnovati (perché non si può licenziare ma i lavoratori precari sono tantissimi e a loro il contratto non viene rinnovato) e difficoltà di trovare lavoro. Non si sta parlando solo dell’Italia, però, dove c’è chi pensa si stia facendo tutto il possibile e chi invece crede si possa fare molto di più, ma di un problema mondiale. Perché adesso non solo siamo di fronte ad una pandemia, ma anche ad un’altra emergenza: un aumento esponenziale della povertà.
L’altra emergenza: +131 milioni di POVERI nel 2020
# Diminuiscono i benestanti e aumentano i poveri
Nel 2020 il PIL mondiale è diminuito del 4,3% e il numero delle persone che vivono in condizioni di povertà è aumentato di 131 milioni. Questa volta ad essere stata colpita è la classe media. Gli standard globali definiscono “povero” colui che vive con meno di due dollari al giorno, o 2920 dollari l’anno per una famiglia di 4 persone. Benestante o persona a medio-alto reddito è colui che guadagna dai 20 ai 50 dollari al giorno, oltre i 50 dollari si vive in una condizione di ricchezza. Lo scorso anno sia il numero delle persone che vivono ad alto che medio reddito è diminuito, rispettivamente -62 milioni e -36 milioni. Vi è poi tutta la fascia di quelle persone che vivono con dai 2 ai 10 dollari al giorno, ovvero coloro che hanno un reddito basso, e anche loro sono stati vittime della pandemia. Il numero di persone entrate in questa fascia è stato di 21 milioni.
# Come la crisi ha colpito i diversi Paesi
È arrivato il Covid a vanificare anni di progressi in alcuni Paesi. Stiamo parlando del Sudest Asiatico, dell’Asia orientale e del Pacifico, dell’Africa sub sahariana e dell’India, queste sono le zone maggiormente colpite dalla crisi economica.
Come è stato detto, inoltre, la classe media è forse quella che ne ha risentito di più. Se prima del 2020 erano 1,48 miliardi di persone coloro che rientravano in questa fascia, si stima oggi siano 1,32 miliardi. Se non fosse stato per la Cina poi, che nonostante sia stata la prima ad essere colpita dall’epidemia è riuscita a contenere i danni economici, probabilmente il numero delle persone nella classe media sarebbe ancora più basso. Non bisogna dimenticarsi anche di coloro che vivono in condizioni di cosiddetta “povertà relativa”, coloro ai margini della povertà assoluta, che hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita.
Nel 2020 sono 803 milioni i poveri del mondo, contrariamente ai 672 che si erano stimato inizialmente. Il dato è allarmante!
Fonti: it.businessinsider.com
Continua la lettura: 🛑 MILANO è la CITTÀ che è diventata PIÙ POVERA: in un anno PIL -10%. LOMBARDIA a PICCO
BEATRICE BARAZZETTI
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