Il centro storico di Milano ha una speciale capacità di cambiare volto a causa della marea di esercizi commerciali che nei vari anni cedono attività, si riorganizzano o modificano le loro vetrine con velocità camaleontica, degna di una metropoli come quella in cui viviamo. Per fortuna ci sono dei locali storici che qualunque sia il prodotto o il servizio mantengono ben salda la tradizione non solo di una milanesità in continua discussione, ma anche del buon cibo a un prezzo decisamente popolare. Fra molti, il maestro indiscusso dei luoghi dove ristorarsi senza farsi spennare è questo.
L’APERITIVO al PREZZO più BASSO nel centro di MILANO
# Nella “via degli straccioni” alle spalle del Duomo
Cesarino si trova letteralmente alle spalle del Duomo: per la precisione in via Pattari, un prosieguo stradale chiuso al traffico che da via Agnello permette di raggiungere la celeberrima Piazza Fontana. Il nome di questa via vede diverse ipotesi, la più accreditata delle quali è quella che si identifica con l’espressione “Pattee e Pattera”, che anticamente identificava la bottega di rigattieri e/o di rivenditori vari, tanto che si era soliti dire “Pari ona bottega de pattee” con il significato di “Sembrare una bottega da cenciaio”, richiamando il termine straccioni. E di botteghe storiche da queste parti ve n’è ben più d’una, soprattutto legate al food e in particolar modo al bene alimentare più diffuso al mondo dopo il riso: il pane. È fra queste mura divise fra età antica e contemporanea, infatti, che trova luogo il nostro Cesarino, amato dai milanesi di tutte le età.
# Una storia iniziata all’età di 10 anni
Negli anni ’50 a Milano il profumo del pane appena sfornato era solito deliziare i sensi degli abitanti della periferia milanese che all’epoca era a ridosso del cuore moderno della città. Basti pensare ad esempio a via Gluck che, come recita il buon Celentano nel suo pezzo più famoso, era descritta come una piccola prateria urbana quando oggi è invece una via vicina alla Centrale. Il pane si produceva nei cortili delle case di ringhiera e in palazzi per classi sociali meno abbienti, ma di fornai specializzati e soprattutto attrezzati a dovere non vi era ancora traccia. È qui che entrano in gioco Antonio e il figlio Cesarino di 10 anni appena che furono i primi a organizzare un sistema di consegne con ceste di vimini assolutamente innovativo per il periodo, ben prima che arrivasse la grande distribuzione organizzata. Dopo aver aiutato il babbo prima dell’alba, il piccolo Cesarino faceva colazione con pane e latte e si avviava a piedi verso la scuola.
# “Il Cesarino”, uno dei più buoni pani di Milano
Come recita la storia di questo splendido panificio, ben presto Cesarino iniziò ad aiutare il papà anche nell’impasto provando col tempo ad unire farine diverse e a dare al pane una forma più personale, adagiandolo sul suo telaio fino a riempirlo. Fino a trovare la formula perfetta che avrebbe reso il pane di Cesarino fra i più buoni di Milano, tanto che quel pane croccante fuori e morbido dentro ben presto sarebbe stato affettuosamente chiamato proprio “il Cesarino”.
# Locale con aperitivo e dehors
Da lì al successo il passo è stato breve e Cesarino, da antico fornaio qual’era è riuscito a stare al passo con i tempi diventando anche locale aperitivo. Oggi, da Cesarino si può gustare cucina italiana e fast food tipico di tutte le regioni italiane ed i prezzi sono molto contenuti. Per quanto riguarda il locale ha circa una quarantina di posti a sedere con un bellissimo dehors e in vendita si possono trovare anche alcoolici, spremute e quant’altro. Il mio consiglio, ovviamente, è quello di provare soprattutto i panini, la cui specialità è quella inventata dal giovane Cesarino ormai più di 70 anni fa: pasta madre, lavorazione a mano e lievitazione lentissima.
# L’aperitivo: pochi euro per un menù a 5 stelle
Cesarino è aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 del mattino alle 22, e se su TripAdvisor mostra con orgoglio 5 stelle su 5 con valutazioni eccellenti sotto tutti i punti di vista un motivo ci sarà. Fra le specialità della casa non possiamo non citare il panino con Porchetta di Ariccia, con la Mozzarella di bufala campana e la coppa piacentina (e qui a scrivere non è la mia mano ma il mio stomaco), ma vi suggerisco di non perdere di vista il panino con speck d’Alto Adige e squaquerone emiliano DOP. Questo, solo per citarne alcuni. In più, il vero bonus point di questo amatissimo locale è l’aperitivo con Spritz Aperol o Campari a soli 4 euro e 50 centesimi. Alias, il prezzo in assoluto più basso in rapporto alla qualtià del servizio per un aperitivo nel cuore di Milano.
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CARLO CHIODO
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