La storia delle botteghe è antica e affascinante, per capire da quanto tempo esistono bisogna fare un salto temporale dai nostri giorni all’Antica Roma, quando erano chiamate apotheca (“dispensa” in latino).
All’epoca i commercianti occupavano le strade, mentre mercati a cielo aperto e botteghe erano un fenomeno culturale.
Poi arriva l’industrializzazione e nascono i i supermercati: il modo di far spesa cambia a discapito delle botteghe e dei piccoli negozi di alimentari.
Nel 2020 arriva Covid-19, pandemia mondiale, lockdown, limitazioni in tutto anche negli
spostamenti. E così, si riscopre il valore delle piccole botteghe alimentari di quartiere, quelle sotto casa: il fruttivendolo con la frutta fresca, il macellaio di fiducia, il panettiere col pane appena sfornato.
Le botteghe tornano in auge, tanto che Coldiretti dichiara un incremento del 11,2% nel 2020, una vera rinascita dell’arte gastronomica delle piccole realtà, presenti da sempre sul territorio.
Vediamo allora quali sono, secondo Forbes Italia, le 5 botteghe alimentari da non perdere nel capoluogo lombardo.
Le 5 imperdibili BOTTEGHE ALIMENTARI di Milano
#1 Giannasi 1967
Se dici Milano da mangiare pensi ai panzerotti di Luini e il pollo allo spiedo di Giannasi!
Ed è della seconda che vogliamo parlare.
In Piazza Bruno Buozzi 2 a Milano (vicino alla fermata della MM Lodi Tibb), c’è un chiosco
storico: Giannasi di Dorando Giannasi. Una storia d’amore per la cucina, passione e sacrificio.
Trasferitosi a Milano a soli 14 anni il Sig. Dorando, originario di Civago un piccolo paese
sull’Appennino Tosco-Emiliano, inizia a lavorare come garzone in una polleria in Viale Teodosio 3 insieme alla sorella. Nel giro di un anno, grazie anche al boom economico dell’epoca (siamo nel 1959) i due fratelli aprono il loro negozio, una “polleria e posteria” in Via degli Scipioni 5, dove all’interno c’è anche uno spazio adibito alla macellazione dei polli.
Tra il 1963 e il 1966, spostano la propria attività in Corso Buenos Aires, per arrivare al 1967 quando si stabiliscono definitivamente in Piazza Buozzi, dove c’è tutt’oggi ed è considerato un punto fermo della cultura gastronomica milanese.
#2 Panificio Davide Longoni
Nel quartiere di Porta Romana, in Via Tiraboschi 19, questa bottega è una vera istituzione a Milano: la lavorazione del pane con la lievitazione naturale, l’utilizzo di grani antichi lavorati a pietra, la semplicità… caratteristiche che danno al cliente la sensazione di tornare indietro nel tempo, nella vecchia Milano.
Un ritorno alle origini agricole del capoluogo lombardo.
#3 Macelleria Maggio dal 1920
Nata nel 1920, si trova in uno dei quartieri in via sviluppo di Milano Nord, NoLo.
I fondatori sono i fratelli Luigi e Gerolamo Biassoni, provenienti da una famiglia di mugnai che possedevano un mulino nell’attuale Via Turro, a 200 mt da dove c’è il negozio.
Gerolamo partecipa alla Prima Guerra Mondiale e al suo rientro sposa Maria Maggio, sorella del fondatore della vicina gelateria elettrica.
Con la moglie ed il fratello Luigi, nel 1920 aprono la macelleria, che all’inizio comprendeva anche la macellazione, ma col cambio delle norme igieniche quest’ultima passa al Macello Comunale, e la bottega si “limita” alla vendita.
La storia di questa attività è di grande coraggio e determinazione: quelli della Signora Maria
Maggio, che dopo la morte del marito è stata in grado di portare avanti un’attività all’epoca
considerata esclusivamente maschile. Oggi, la sua “creatura” è ancora qui, portata avanti dal nipote Francesco Maggio, che con la moglie Giuliana e Daniele hanno reso questa attività storica per la città di Milano.
Non solo ottima carne, ma anche ottimi vini da accompagnamento.
#4 Terroir Milano
Un piccolo tesoro in Via Macedonio Melloni 33. Non la solita bottega alimentare, ma un vero e proprio “punto di ritrovo” per i piccoli produttori italiani. Un progetto che ha l’obiettivo di dare visibilità a prodotti di elevata qualità che non si riescono a trovare nei normali supermercati.
La maggior parte del lavoro della bottega è la vendita di prodotti artigianali, biologici e dei presidi Slow Food (presidi dove i prodotti provenienti dalle piccole produzioni gastronomiche sono protette e salvaguardate dall’agricoltura industriale e dal degrado).
#5 Ravioleria Sarpi
Il nome fa già intendere dove si trova: zona Chinatown di Milano. Si tratta di un progetto interculturale che nasce nel 2015 con l’obiettivo di unire l’arte dei ravioli cinesi con le materie prime italiane, quindi carne della macelleria Sirtori, la farina di Mulino Sobrino e le uova di Bargero.
La cucina a vista permette di vedere la realizzazione artigianale dei ravioli. Assolutamente non perdere.
Ce n’è per tutti i gusti e tutti i palati, basta solo scegliere cosa si vuole mangiare… o da dove iniziare!
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ANGELA CALABRESE