E’ tempo di pensare alle vacanze estive. Alzi la mano chi non lo fa. Purtroppo c’è chi la mano non la alza perchè ha altro a cui pensare: sono i malati gravi che sono ricoverati in ospedale. Milano Città Stato ha come priorità quella di favorire la realizzazione di ogni persona ampliando ogni opportunità. Questo vale anche per chi è malato e in particolare per i bambini malati di tumore. Per questo seguiamo con grande attenzione il progetto nato per i bambini del St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis, Tennessee, Stati Uniti.
Loro non possono muoversi per mesi o, nella peggiore delle ipotesi, per anni. Sono bambini che non possono viaggiare nè vedere il mondo. E allora Expedia, il noto vettore di viaggi, si è detto “onorato” di collaborare con l’agenzia 180LA per fare in modo che fosse il mondo ad entrare tra le mura dell’ospedale e dentro gli occhi dei piccoli pazienti.
Nasce così il progetto “Dream Adventures” che ha regalato momenti di svago e felicità ai baby malati, portandoli nel cuore di una corsa di cavalli a perdifiato; a spasso nei fondali marini con banchi di pesci pagliaccio; tra gli scavi archeologici impegnati a riportare alla luce le ossa di un dinosauro; o in mezzo ai giochi delle scimmiette della Florida della Monkey Jungle di Miami.
Alcune persone dello staff di Expedia, Sara, David, Chera e Reenie, si sono messe in viaggio attrezzati con una “videocamera a 360 gradi, una tecnologia streaming testata per ridurre al minimo interruzioni ed eventuali difetti di proiezione e uno spazio esperienziale allestito all’interno dell’ospedale: un lavoro che ha richiesto del tempo, ma che è stato ampiamente ripagato dalle espressioni di gioia e stupore dipinte sui volti dei quattro pazienti coinvolti nel progetto” spiega Thenexttech.startupitalia.eu. Così sorprendente che, se c’è stato chi non ce l’ha fatta, qualcun altro ha potuto avere anche dei leggeri miglioramenti sul proprio stato di salute perché stimolato dalle emozioni felici date dal contatto diretto con esperienze così uniche e irripetibili.
Sara, David, Chera e Reenie: i quattro viaggiatori con alle spalle storie di malati oncologici tra i loro affetti o che sono sono riusciti a sconfiggere un tumore (Sara, al cervello). Le loro esperienze di vita e la loro energia ha dato ulteriore slancio a questi videoracconti, affinché i bambini potessero vivere ancora più a 360 gradi la loro “avventura da sogno” immersi in un ambiente, quello dell’ospedale, appositamente ri-creato per loro.
Si tratta di un’installazione che, a mò di un libro, si apre di fronte e tutto intorno, sopra e sotto il paziente, avvolgendolo e proiettando su pareti, pavimento e soffitto immagini in streaming, riprese dalla videocamera a 360 gradi.
Un’installazione divenuta permanente perché, come spiega la presentazione dell’iniziativa, “vedere il mondo è un’esperienza talmente forte che tutti dovrebbero avere la possibilità di provarla”. Anche tra le mura di una struttura ospedaliera nel Tennesse.
Chissà che non possa diventare un’esperienza a cui aderire – come volontari o come parenti di malati oncologici – anche per le strutture italiane.
Fonte: The Next Tech Startup Italia