Il planetario milanese è uno degli edifici culturali più frequentati in città, dove andare alla scoperta dei segreti della Terra e delle galassie che ci circondano. Ma oltre a essere il più grande d’Italia ci sono altre curiosità che in pochi conoscono. Scopriamole insieme. Foto cover: @lofficina_del_planetario IG
Le 4 curiosità che pochi conoscono sul PLANETARIO di Milano, il più GRANDE D’ITALIA
# Fu donato a Milano dall’editore Hoepli
All’interno dei Giardini Pubblici Indro Montanelli, in Porta Venezia, trova posto il Civico planetario “Ulrico Hoepli” meglio conosciuto come Planetario di Milano, voluto dall’editore italo-svizzero Ulrico Hoepli che volle regalarlo alla città. La progettazione fu ad’opera dell’architetto Piero Portaluppi e l’inaugurazione avvenne il 20 maggio del 1930 alla presenza tra gli altri di Benito Mussolini e dello lo stesso Hoepli. Fu in quell’occasione che l’editore comunicò ufficialmente la donazione del planetario alla città.
# La sua struttura è da record: la sala di proiezione misura quasi 20 metri di diametro
L’edificio del planetario, disegnato in forme classicheggianti, è dotato di una grande cupola, e attrezzato al suo interno con uno strumento chiamato anch’esso planetario che proietta e rappresenta l’immagine degli astri e i loro movimenti sulla volta celeste. La sua struttura a forma ottagonale è stata costruita in muratura continua, con solaio e cupola emisferica in calcestruzzo. La sala di proiezione misura 19,6 metri di diametro per una capienza complessiva di 375 posti facendo del planetario di Milano il più grande in Italia.
# Il nord virtuale non coincide con quello reale
I punti cardinali del planetario non combaciano con quelli terrestri e infatti il nord virtuale nella sala di proiezione è in direzione sud-est e coincide con la direzione di uscita dal planetario. Il motivo? La posizione migliore per il relatore è al nord, vicino all’ingresso, perché consente in modo più agevole di illustrare la parte più interessante e variegata della volta celeste, quella a sud per chi vive nell’emisfero boreale.
# All’interno della cupola è rappresentato il profilo della città
Un’altra curiosità del planetario di Milano è il disegno raffigurante il profilo della città, all’epoca dell’inaugurazione, posto alla base della cupola. Il Duomo è l’elemento più visibile mentre sono assenti per ovvi motivi le costruzioni successive al 1930 e dei giorni nostri come il grattacielo Pirelli, il palazzo Lombardia o la torre Unicredit.
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