Queste le opere in costruzione o progettate che avranno un grande impatto sul pianeta.
Le grandi infrastrutture che rivoluzioneranno il mondo
#1 L’aeroporto per voli h24 pronto nel 2026
Su progetto degli studi Zaha Hadid Architects e Cox Architecture in Australia è in costruzione il secondo aeroporto di Sidney, il Western Sydney International (Nancy-Bird Walton) Airport. L’obiettivo del nuovo scalo è quello di rispondere alle esigenze di trasporto della città, dato che tra 20 anni vedrà raddoppiata la sua popolazione. A questo si aggiunge la necessità di tutelare la qualità della vita dei cittadini e garantire allo stesso tempo che gli aerei possano atterrare e decollare 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per questi motivi il luogo prescelto per la sua realizzazione è lontano dal centro abitato, in un zona dove per 30 anni non si potranno costruire abitazioni. L’inaugurazione è programmata per il 2026, quando si stimano 5 milioni di passeggeri annui, mentre nel 2031 e nel 2063 l’aeroporto dovrebbe movimentare rispettivamente 10 e 83 milioni di persone.
#2 L’alta velocità per unire l’Europa centrale e settentrionale prevista in funzione dal 2026
Passiamo al traporto su ferro. Sono attivi i cantieri per la Rail Baltica, una nuova linea ferroviaria convenzionale veloce a doppio binario a scartamento europeo standard, che consentirà di collegare rapidamente questi sei paesi: Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia, quest’ultimo per ora in traghetto.
I numeri della linea: lunghezza di 950 km, la parte ferroviaria baltica sarà di 870 km, una velocità massima di 249 km/h per i treni passeggeri e 120 km/h per i treni merci, tre terminal merci multimodali e sette stazioni passeggeri internazionali. Questo nuovo tracciato transnazionale migliorerà collegamenti ferroviari tra l’Europa centrale e settentrionale e dovrebbe essere operativo nel 2026.
#3 Il tunnel sottomarino più lungo del mondo in attesa di approvazione
Alla Rail Baltica, come detto in precedenza, mancherebbe un tratto per essere completo, quello dall’Estonia alla Finlandia. Per questo motivo è stato ipotizzato un progetto che, se realizzato, diventerebbe il più lungo tunnel sottomarino del mondo. Stiamo parlando di Talsinki, pensato per collegare la capitale estone Tallin e quella finlandese Helsinki, dalla stazione centrale di Tallin e arrivo all’aeroporto di Helsinski. In totale sono circa 92 km, di cui 50 nel sottosuolo marino. Nel territorio sono altre due le fermate considerate, Pasila e City Center. Si prevedono poi due isole artificiali della grandezza di 400 per 300 metri al largo delle due Nazioni da realizzare con la terra di scavo. Il costo previsto è tra i 9 e i 13 miliardi di euro e l’opera risulterebbe finanziariamente fattibile solo se l’Unione Europea coprisse almeno il 40% del costi. Al momento quest’ultima ha approvato un finanziamento di 3,1 milioni di euro per gli studi di fattibilità. La stima fatta per la durata dei cantieri è di un periodo compreso tra i 10 e 15 anni.
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#4 Tra Germania e Danimarca il tunnel che collega l’Europa Continentale alla Scandinavia atteso per il 2029
In attesa della realizzazione del progetto Talsinki, il tunnel Fehmarnbelt con i suoi 18 km di lunghezza a 40 metri sotto il Mar Baltico potrà fregiarsi del titolo di tunnel più lungo del mondo. L’opera poggerà sul fondale marino e metterà in connessione la Germania con la Danimarca. Compreso nel progetto ci sono un’autostrada a quattro corsie e due binari elettrificati che consentiranno di raggiungere dalla costa nord della Germania l’isola di Lolland, per poi proseguire verso Copenaghen, e viceversa, in 7 minuti di treno e 10 minuti di auto. In questo modo si ridurrà da 450 km a 320 km la distanza da Amburgo a Copenaghen e verrà facilitata la comunicazione fra la Scandinavia, la Germania e tutta l’Europa. Il costo dell’opera è di circa 7 miliardi di euro. Nel corso del 2024 è prevista la posa dei primi moduli del tunnel, l’inaugurazione è programmata per la del 2029.
#5 Il treno Maya: per collegare i Caraibi con i siti storici del Messico, inaugurato il tratto da Palenque a Play del Carmen
In Messico è in costruzione il Tren Maya che punta a collegare le destinazioni turistiche dei Caraibi con i siti meno conosciuti dell’entroterra compresi, come dice il nome, i siti storici Maya, nella penisola dello Yucatán. Stiamo parlando di una ferrovia interurbana di 1.525 chilometri e 18 stazioni con partenza da Palenque in Chiapas fino a Cancún attraverso due percorsi che divergono a Escàrcega. Un’opera complessa di ingegneria, contestata da attivisti per i diritti ambientali e indigeni per l’attraversamento della giungla, l’abbattimento di 10 milioni di alberi, e la probabile distruzione di reperti archeologici.
Le prime quattro sezioni, per un totale di 892 km a nord-est da Palenque a Cancún, sono state inaugurate il 15 dicembre 2023, mentre nei primi mesi del 2024 ha inaugurato la quinta fino a Playa del Carmen. Il Primo Tribunale Collegiale in Materia Amministrativa ha imposto lo stop ai lavori, che porterebbero la linea a chiudere l’anello alla stazione di Escàrcega. La fine dei cantieri, per un’opera il costo è salito a 28,5 miliardi di dollari, era prevista nel 2024 ma si dovrà attendere ancora un po’ di tempo.
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FABIO MARCOMIN
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