Otto Murales per 8 Street Artist in un contest a Roma per rilanciare gli obiettivi nell’agenda delle Nazioni Unite per il 2030.
Portare l’arte nella periferia di Roma attraverso opere murarie che mettano in luce tematiche sociali e problematiche culturali. Lo hanno fatto a Settecamini e al Corviale 8 straordinari street artist.
Le otto opere di STREET ART che rivoluzionano le PERIFERIE ROMANE (Immagini)
Ancora una volta la street art parla a gran voce e lo fa dai muri di alcune periferie romane. L’iniziativa, alla sua prima edizione, si chiama Street Art For Rights e a fine Marzo ha portato 8 artisti di fama internazionale a realizzare murales che parlano di diritti umani e giustizia sociale nel quadro degli obiettivi nell’agenda delle Nazioni Uniti per il 2030. I quartieri interessati sono Settecamini e Corviale e l’obiettivo è quello di creare un museo a cielo aperto, pubblico e gratuito, al di fuori dei percorsi più battuti della capitale.
Loro sono Diamond e SOLO, Moby Dick, Motorefisico, Tina Loiodice, Oniro, Marcello Russo, Alessandra Carloni e con Street Arts For Rights hanno voluto raccontare e diffondere la cultura della sostenibilità attraverso la street art, manifestazione pubblica di un’arte che nasce nel paesaggio urbano e ad esso appartiene.
# Diamond
Diamond è attivo sin dai primi anni ’90 nel Writing con uno stile elegante e provocatorio; le sue opere sono caratterizzate da personali rielaborazioni delle stampe del periodo Liberty e dell’Art Nouveau.
# Solo
Solo lavora affidandosi alla sua passione, la Pop Art, seguita da quella per i fumetti, i manga e i cartoni animati. I suoi supereroi vengono umanizzati, inseriti in contesti di vita quotidiana per diventare i protagonisti della produzione dell’artista.
# Moby Dick
E’ Marco Tarascio. Street artist pop surrealista, Tarascio è diventato un punto di riferimento internazionale per il suo impegno a sostegno delle tematiche ambientali e animaliste con particolare riguardo ai cetacei e agli animali marini da cui il nome d’arte Moby Dick.
# Settecamini e Corviale
Settecamini ènata all’inizio del 1900 come borgata rurale ed è oggi distretto industriale. È una zona che si trova nell’area est del Comune di Roma, a ridosso ed esternamente al Grande Raccordo Anulare, sul lato est della Via Nomentana. L’intervento degli street artist in questa porzione periferica della città di Roma acquisisce importanza nell’ottica di un’auspicabile nuova fioritura della zona, che si presenta ad oggi quanto mai isolata o semplicemente “di passaggio”.
Corviale, detto il Serpentone, è l’immenso edificio situato nell’omonimo quartiere nella periferia sud ovest di Roma. Questo si presenta come una struttura lunga 950 metri per nove piani di altezza, con 1.200 appartamenti e circa cinquemila abitanti. Espressione del sogno collettivista dell’architettura degli anni Settanta ad oggi è divenuto simbolo di emarginazione e speculazione edilizia. Scenario ideale per l’intervento urbano degli street artist.
Fra i temi trattati dagli artisti, il rispetto dell’ambente, il diritto alla parità di genere e a un’infanzia felice.
Continua la lettura con: Il Serpentone, nella Grande Bellezza c’è l’edificio più brutto del mondo
FRANCESCA SPINOLA
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