Non c’è estate senza le code in Liguria. Però di solito succedevano al rientro la domenica sera. Invece già la partenza del week end per molti milanesi si è rivelata un incubo.
LIGURIA da INCUBO: 14 KM di CODA per cantieri in autostrada, turisti fatti SCENDERE dai treni per rispettare il distanziamento nei posti a sedere
Obbligo di distanziamento nei posti a sedere: turisti diretti in Liguria fatti scendere dai treni a Milano.
Disagi sabato mattina in Stazione Centrale a Milano: molti passeggeri sono stati fatti scendere dai treni diretti in Liguria perché troppo affollati e non sono riusciti a partire oppure sono arrivati con grande ritardo. La denuncia arriva da Assoutenti.
Il caos si è creato a causa della necessità del rispetto della normativa coronavirus che fa sì che sui treni i viaggiatori possano sedere solo distanziati. E l’ordinanza della Regione Liguria entrata in vigore oggi che consente di occupare tutti i posti sui convogli non ha valore per i treni che arrivano da altre regioni.
A questo si è aggiunta la cancellazione nel pomeriggio di un treno proveniente da Milano e diretto ad Alassio via Genova ha lasciato “a piedi” diverse persone che contavano su quel convoglio per tornare nel savonese.
“Ora basta – dice il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Andare in vacanza nel fine settimana non può diventare un problema di ordine pubblico. Servono subito otto coppie di Frecciarossa, dalla Lombardia e dal Piemonte per le riviere si ponente e di levante della Liguria!”. Infine il Presidente di Assoutenti chiede un risarcimento simbolico di 100 euro per tutti i passeggeri, sia quelli lasciati a terra sia quelli arrivati a destinazione con ore di ritardo.
Da IVG.it
Traffico in tilt per lavori in autostrada: fino a 12 chilometri di coda verso Genova. E Autostrade vuole chiudere totalmente 14 tratte
6 chilometri di coda fin dalla mattina di venerdì tra Genova Est e Nervi, lungo la A12 in direzione Livorno. E nel pomeriggio, con i turisti in arrivo da Piemonte e Lombardia, la situazione è peggiorata in diversi tratti interessati dai cantieri con code fino a 12 chilometri al bivio A12-A7 Milano-Genova e Genova Nervi. Altri serpentoni chilometrici si sono formati sull’A7 tra Genova Bolzaneto e il bivio A7-A12 Genova-Livorno, sempre per lavori, così come sull’A10 Genova-Ventimiglia e tra Celle Ligure e bivio A10-complanare Savona.
Un bollettino di guerra, quello del traffico ligure nel fine settimana, strozzato tra chiusure, cantieri, salti di carreggiata. E il piano di Autostrade rischia di mandare definitivamente in tilt la viabilità lungo le grandi arterie regionali, con ripercussioni anche lungo la Aurelia e nei paesi, come accaduto nelle scorse settimane ad Arenzano. Uno “stritolamento” della Riviera di Levante, lo definisce il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco parlando di una situazione “non più sostenibile”, mentre il governatore Giovanni Toti chiede “serietà” e “rapidità” alla società concessionaria e al ministero dei Trasporti perché “così non possiamo andare avanti”.
Con la stagione turistica alle porte, infatti, si diffonde la paura della paralisi. E restano due giorni per trovare una soluzione che eviti ad Autostrade di procedere con il suo piano per le ispezioni delle gallerie, la cui prima tranche dovrà terminare entro il 15 luglio. Un vaso di pandora di problemi, inefficienze e buchi nei regolamenti che ha presentato il conto agli automobilisti.
Buona parte dei problemi delle ultime settimane sono riconducibili alla necessità per la concessionaria di ispezionare le gallerie. E farlo in fretta. Il 15 luglio scade il termine stabilito dal ministero dei Trasporti per i controlli. Nonostante le numerose chiusure notturne disposte, con deviazioni sulle carreggiate opposte, Autostrade ritiene di non riuscirci in tempo. E – come riportato da Il Secolo XIX – ha inviato un piano al Mit che prevede la chiusura totale, giorno e notte, week end esclusi, di 14 tratti schierando una task force di un centinaio di persone per accelerare. Un piano che potrebbe partire già la prossima settimana, salvo che da Roma non arrivi il via libera a un posticipo del termine. Una risposta è attesa entro lunedì, in caso contrario la concessionaria è pronta a procedere.
Un’ipotesi che ha mandato su tutte le furie il governatore Giovanni Toti: “Non consentiremo che la Liguria resti paralizzata. Servono serietà, rapidità”. E chiede “un piano alternativo” che” permetta alla regione di ripartire e ai liguri e ai tanti turisti di non restare in coda ore per percorrere pochi chilometri, così non possiamo andare avanti”.
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