Milano come Berlino per diventare un polo di attrazione culturale mondiale. La proposta arriva da Giangiacomo Schiavi, firma storica del Corriere della Sera, in un editoriale introduttivo del magazine “Città”.
L’ISOLA dei MUSEI di Milano: una proposta da UNESCO
# Il riferimento: Museumsinsel a Berlino
La proposta emerge dall’editoriale introduttivo di Giangiacomo Schiavi al magazine “Città”, che racconta Milano attraverso le immagini dei più importanti fotografi e fotogiornalisti italiani. Nell’articolo viene messo in luce come la memoria vivente della città sia “un museo diffuso a chilometro zero, un’isola d’arte dove la storia cammina con la cultura” che potrebbe essere riunito in un unico percorso, “una passeggiata come la berlinese Museumsinsel, l’isola dei musei che nel 1999 è diventata Patrimonio dell’Umanità.”
# Le tappe dell’Isola dei Musei di Milano
In un’area non particolarmente estesa si concentrano una serie di poli museali e meraviglie architettoniche: Brera con la Pinacoteca, l’Orto Botanico e la Biblioteca Braidense, il Museo Poldi Pezzoli, la Ca’ de Sass, il Teatro alla Scala con il museo e gli abiti scena e gli altri edifici che affacciano sulla piazza, Palazzo Marino e le Gallerie d’Italia.
Proseguendo ancora la Galleria Vittorio Emanuele II, “che rimanda alla guasconica scapigliatura e al futurismo di Boccioni”, poi il Duomo di Milano candidato come Patrimonio dell’Unesco dieci anni fa e per il quale è in corso un altro tentativo, il Museo del Duomo, il Museo del Novecento e Palazzo Reale. Nell’elenco vanno inserite anche la Biblioteca Ambrosiana, le case museo e “le storiche sedi di circoli e collezioni private”. Da non scordare il complesso di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo da Vinci, inseriti dal 1980 nella lista UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
# Il sigillo Unesco come spinta per chiudere il centro alle auto
Quello che manca secondo Schiavi è appunto “una piattaforma di sistema” che faccia emergere tutte le bellezze artistiche e culturali di Milano racchiuse “in poco più di un chilometro”. L’Isola dei Musei di Milano sarebbe “un itinerario urbano per viaggiatori e turisti” capace di “valorizzare un intero centro storico accessibile a tutti, finalmente pedonalizzato, chiuso alle auto, come ha immaginato il finanziere mecenate Francesco Micheli nella lettera al Corriere della Sera del giugno 2023. “È bizzarro che la narrazione dei milanesi non abbia ancora messo a fuoco la propria stessa città come candidata a un riconoscimento per cui è straordinariamente dotata”.
Secondo Schiavi il riconoscimento di questa passeggiata tra la bellezze della città come Patrimonio dell’Unesco potrebbe essere una “spinta alla chiusura del centro alle auto” […] “non per custodire una memoria ma per offrire, come ha detto l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, punti di vista sempre nuovi sulla storia e sulla crescita di una comunità.”
Fonte: Corriere della Sera
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FABIO MARCOMIN
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