L’ISOLA dei PESCATORI, l’incanto medievale a un’ora e mezza da Milano

La struttura gotica del borgo è rimasta praticamente immutata dal 1300

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Credits: @antonella_ardizzone IG

Una minuscola perla dal sapore medievale abitata da appena 50 persone che da secoli si tramandano le tradizioni che rendono quest’isola una delle più pittoresche d’Europa. 

L’ISOLA dei PESCATORI, l’incanto medievale a un’ora e mezza da Milano

# L’isola Superiore

Credits: @robertogir IG

Nell’arcipelago borromeo c’è anche lei, l’Isola Superiore o dei Pescatori, il cui nome è un omaggio all’antica professione dei suoi abitanti.
100 metri di larghezza e 350 di lunghezza, questo lo spazio massimo che il Lago Maggiore ha concesso a quest’isola.
Tanto è bastato, fin dal medioevo, affinché la più piccola delle Isole Borromee fosse insediata da famiglie dedite alla pesca, lunga tradizione ancora oggi conservata. 

L’Isola dei pescatori è l’unica, tra le isole borromee, ad essere abitata stabilmente. È separata dall’Isola Bella dalla Malghera, detta anche Scoglio degli Innamorati, ed è anche quella che più di tutte ha conservato intatta la sua essenza medievale.
Facciamo un giro tra i suoi vicoli?

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# Le reti stese ad asciugare nei vicoli del 1300

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All’Isola Superiore si arriva in barca, approdando magari da uno dei tour turistici che partono dalle località più belle e note del Lago Maggiore. A vederla dal lago non si intuisce tutta la bellezza, bisogna ormeggiare e girarla per scoprire i vicoli stretti, le case ammassate e cresciute in verticale per sfruttare il poco spazio che l’isolotto mette a disposizione.
La struttura gotica del borgo è rimasta praticamente immutata dal 1300: le vie anguste non permettono il passaggio di automobili, pertanto l’isola si gira quasi esclusivamente a piedi. In questo giro lento si incontrano le reti dei pescatori stese ad asciugare lungo i muri delle loro abitazioni, archi di pietra, scalinate e viottoli pavimentati con ciottolato, in un percorso all’ombra che sembra cercare uno sbocco al sole delle rive lacustri.
L’atmosfera antica ha un sapore romantico, lo stesso che viene evocato dai profumi dell’Isola Superiore.

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# Tradizioni antiche e moderne

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L’occasione deve essere quella giusta per visitare la Chiesa di San Vittore, monumento nazionale risalente all’XI secolo, che contiene affreschi del ‘500 tra cui il famoso dedicato a S. Agata. La chiesa ha anche busti in legno dedicati agli apostoli pescatori, di buon auspicio per l’attività e la salute degli abitanti dell’isola.
Quella che un tempo è stata la scuola elementare dell’isola, è oggi il Museo della Pesca, che ripercorre le tecniche di cattura sviluppate nel corso dei secoli.
Questa antica tradizione di pesca, oggi consente anche di abbinare attività di ricezione turistica più moderne. È infatti possibile intercettare i profumi delle cucine a base di pesce e scegliere una trattoria vista lago, per apprezzare le ricette a base di cavedani, trote, persico e l’immancabile frittura di alborelle.

La cosa più incantevole da provare è senza dubbio quella di pernottare sull’Isola Superiore. Mandare via i turisti e lasciarsi sovrastare dalla lentezza dei ritmi di un’isola abitata da 50 persone, godersi il silenzio e la pace e, dopo il tramonto, vedere partire le barche di pescatori che si apprestano a gettare le reti in acqua.

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# Eventi e curiosità

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L’evento senza dubbio più famoso dell’Isola Superiore, è la processione che si tiene ogni anno a Ferragosto. La Statua dell’Assunta viene portata a fare il giro dell’isola, mentre le barche attendono la benedizione tutte illuminate per l’occasione.
Anche il carnevale è un’occasione per riunire all’aperto la comunità, che allestisce una tavolata per consumare tutti insieme polenta e vino.
Un’altra tradizione curiosa è quella che porta i bambini dell’isola a correre tra i vicoli, la sera del 5 gennaio, con barattoli e lattine trascinate a terra, legate a delle corde. Il chiasso serve per svegliare la Befana e farle portare i doni in serbo per i più piccoli.

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# In riva al Lago

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Nel piccolo scrigno lacustre è rimasto intatto anche un boschetto di platani, che è stato per fortuna conservato. È probabilmente una delle caratteristiche più curiose dell’Isola dei Pescatori, perché non ci si aspetta di trovare un boschetto in uno spazio grande come una via di Milano.
Offre riparo e ombra e si trova accanto alla piccola spiaggia in cui è possibile prendere il sole e godersi un panorama mozzafiato.

Una parte poco impegnativa della gita sono senza dubbio le visite al mercatino tradizionale che propone oggetti di artigianato locale, che vanta diversi laboratori di ceramica.
Negozietti e un dedalo di vicoli nell’isola più piccola dell’arcipelago borromeo, dove tutto è proporzionato alle dimensioni junior, un luogo in cui i motori sono spenti (a parte quelli delle barche) e dove silenzio e relax sono i custodi delle antiche tradizioni che da oltre 7 secoli dettano i ritmi

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LAURA LIONTI

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Laura Lionti
Tecnico del suono milanese, nata da milanesi importati dalla Sicilia. Il mio quartier generale è sempre stato il Gallaratese con i suoi giardini e il verde, difeso a volte a spada tratta. Sogno che Milano si candidi a luogo ideale per creare un laboratorio a cielo aperto che ricerchi e trovi la soluzione per le Smart Cities, Città e comunità sostenibili: obiettivo 11 degli SDGs