Una delle ragioni del boom immobiliare nelle case di lusso a Milano? Secondo gli esperti è la normativa di fiscalità agevolata per chi rientra in Italia dall’estero. Addirittura si parla di “Paperoni in fuga in Italia”: secondo il Telegraph nel 2023 quattromila cittadini inglesi hanno trasferito la propria residenza in Italia. Perché non sperimentare le stesse regole anche in Italia?
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Paperoni in fuga in Italia: “Un paradiso fiscale per chi viene dall’estero”. E se provassimo le stesse regole anche per i residenti?
# I vantaggi fiscali per chi viene dall’estero
I privati e le imprese estere che scelgono di venire in Italia godono di notevoli vantaggi fiscali.
Ecco i più importanti:
- esenzione dell’imposta sul 70% di reddito imponibile prodotto dall’impresa o dai singoli, professionisti o dipendenti, che si trasferiscono nel nostro Paese. In questo modo l’imposta si applica solo sul residuo 30% di reddito, con un’aliquota Irpef del 12%. Il regime agevolato dura di base cinque anni, ma si può prolungare in alcuni casi fino a dieci anni. Uno di questi è quando si acquistano degli immobili in Italia e il contribuente trasferisce in Italia anche la sua famiglia con figli oppure se, nel frattempo, ha avuto figli nel nostro Paese;
- un ulteriore vantaggio arriva a chi sceglie una regione del Mezzogiorno per trasferirsi. In questo l’esenzione dell’imposta sul reddito disponibile sale al 90%, pertanto solo il 10% è soggetto ad aliquota Irpef;
- infine il regime agevolato per chi ha grossi capitali. In caso di trasferimento in Italia con residenza fiscale in Italia, il patrimonio sarà tassata con un’imposta fissa annuale di 100 mila euro per 15 anni consente a prescindere dall’ammontare.
# Milano potrebbe diventare un’area test per sperimentare le stesse regole anche a favore dei cittadini italiani?
Perché non sperimentare le stesse regole anche in Italia? Potrebbero essere strumenti per rilanciare l’economia, lasciare più liquidità sui conti correnti degli italiani e ridurre l’evasione fiscale. L’ipotesi potrebbe essere quella di introdurre le agevolazioni fiscali in un’area circoscritta per vedere se sono funzionali al sistema e poi estenderle al resto del Paese.
Milano sarebbe il luogo più adatto, in quanto area del Paese con la più alta concentrazione di grandi imprese e privati con grossi patrimoni, perché potrebbe già da sola imprimere un’accelerazione all’economia nazionale visto che nel territorio viene prodotto più del 10% del Pil italiano. Per rendere ancor più efficace questa sperimentazione a questi vantaggi fiscali si potrebbero aggiungere i benefici previsti nell’ordinamento italiano per le imprese che investono in una Zes, Zona Economica Speciale:
#1 Procedure semplificate e regimi procedimentali speciali, volti a semplificare ed accelerare l’insediamento, la realizzazione e lo svolgimento dell’attività economica nelle ZES.
#2 L’accesso alle infrastrutture esistenti e a quelle previste nel Piano di sviluppo strategico
della ZES stessa.
#3 Un credito d’imposta fino a 50 milioni di euro, per ciascun progetto di investimento
(entro i limiti stabiliti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato).
Continua a leggere con: Recovery Milano #2. ECONOMIA: costituzione di una ZES (Zona Economica Speciale)
FABIO MARCOMIN
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