A partire dai videogames fino ad arrivare al mondo social stanno togliendo a una generazione il suo ruolo nella società.
Nella storia del mondo i giovani sono sempre stati quelli che hanno rimescolato le acque. Hanno portato le novità, hanno messo in discussione lo status quo, a volte anche in modo aggressivo, in generale hanno avuto la libertà di sperimentare facendo così progredire il pensiero umano.
In questo momento è come se i giovani avessero lo stesso ruolo che hanno i vecchi.
Si stanno uniformando al conformismo all’idea dominante e il sentirsi sotto il giudizio di tutti li porta a preferire la non azione e il non pensiero rispetto al rischio di sbagliare.
Ma è proprio il fatto di poter prendere rischi che è la prerogativa della giovinezza e ciò che rende la giovinezza la condizione fertile per nuove idee e di un reale cambiamento.
Dove i giovani stanno invece indirizzando il loro tempo e le loro energie sono gli strumenti digitali come alternativa alla vita reale: siccome la vita reale presenta dei rischi si prendono solo rischi digitali.
Il giovane che un tempo rischiava con il motorino o con la protesta sociale oggi relega la sua aggressività nei videogames e nei contatti a distanza.
Potrà avere futuro una società in cui l’esperienza della giovinezza viene spostata in una dimensione virtuale?
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MILANO CITTA’ STATO