Conclusa la Cop26 i primi paesi cominciano ad attivarsi per rispettare gli obiettivi del 2050: il primo annuncio è dell’Inghilterra. Vediamo la decisione presa dal primo ministro e se farà da apripista per altre nazioni. In attesa del nostro governo, Milano potrebbe seguirne l’esempio?
Londra: punti di ricarica per AUTO ELETTRICHE in ogni nuovo edificio. Un’idea per Milano?
# Boris Johnson anticipa tutti
Il premier brittannico Boris Johnson ha annunciato che dal 2022 i nuovi edifici devono essere costruiti con la postazione di ricarica per le auto elettriche. Il progetto di Londra, e dell’Inghilterra, è ambizioso: dal 2030 le automobili a benzina o diesel dovranno sparire. L’obbiettivo è di contribuire alla riduzione di emissione di gas serra nell’atmosfera con vent’anni di anticipo rispetto agli obbiettivi che le Nazioni Unite hanno concordato a Glasgow. In attesa di una analoga decisione del governo vediamo perchè Milano potrebbe muoversi in anticipo sull’esempio del modello inglese.
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# Milano e le auto elettriche
La presenza di macchine elettriche a Milano aumenta di anno in anno, grazie ad incentivi statali e regionali. Chi possiede un’automobile elettrica può godere di diversi privilegi riguardanti i posteggi in città e il pagamento del bollo auto. Un problema ancora esistente è che con l’aumento dei mezzi è necessario che aumentino le colonnine di ricarica, la cui presenza è segnalata da una mappa sul sito del comune.
I punti di ricarica attualmente si possono trovare sia in centro che in periferia, ma seguire l’esempio di Londra potrebbe portare ad avere queste stazioni in tutta la città e creare un vantaggio per tutti i cittadini dalla costruzione dei nuovi palazzi. Questo porterebbe sicuramente ad un aumento di auto elettriche in città e chissà, magari nel 2050 non ci saranno più macchine a carburante.
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Gli obbiettivi di riduzione di emissione di gas serra sono fissati per il 2050, Londra punta al 2030, anche Milano potrebbe anticipare i tempi progettando i nuovi edifici compresi di servizio di ricarica elettrica.
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SARAH IORI
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