Nelle tradizioni vediche esistono momenti ciclici in cui il Devaloka, l’Olimpo vedico, viene occupato dagli Asura, che sono gli antagonisti dei Deva, i signori delle tenebre subentrano a quelli della luce. Quando le forze degli inferi occupano la città degli dei anche i cieli e la terra degli uomini si trasformano in province dell’inferno.
Molte tradizioni fanno risalire attraverso metafore questo momento della cacciata dal paradiso terrestre. Il senso è che gli esseri umani smettono di avere coscienza della connessione che li unisce al creato e agli altri esseri viventi, perdono il principio unitario dell’esistenza e iniziano a percepire se stessi come distinti attraverso un Io fittizio, e si nutrono di possesso e di distanziamento dall’altro che viene percepito come un avversario e ricorrendo a forme e aggregati sociali come il gruppo la famiglia che compensa in modo simbolico l’unità perduta senza mai generare la gratificazione ontologica.
In generale, in ogni cultura c’è sempre il momento delle tenebre in cui le forze del male, che possono essere raffigurate come vampiri, demoni, zombie, in ogni tradizione hanno una loro rappresentazione, prosperano utilizzando le emozioni negative degli esseri umani che loro stessi inducono.
Ci sono diversi segnali che stiamo vivendo un momento di tenebre. L’evidenza è che nei tre regni, animale, vegetale e minerale la violenza dell’uomo domina. C’è un sistematico sfruttamento, si basa tutto sulla cultura del possesso, del consuma e dell’esclusione dell’altro.
Metà del mondo paga con fame, disperazione e morte il benessere che l’altra parte del mondo definisce come sviluppo, tecnologia, crescita ma in realtà si tratta sempre di sopraffazione contraffatta dalla parte dominante di falsi valori come la democrazia. La componente distruttiva dell’azione umana è oggi preponderante in ogni campo, sia rivolta contro l’uomo, gli uni contro gli altri, che rivolta contro l’ecosistema che ci ospita in cui dovremmo essere dei rispettosi custodi invece che dei vandali.
Non avendo queste forze oscure una esistenza autonoma sono condannate a distruggere se stessi nel momento in cui hanno distrutto l’organismo che hanno parassitato.
Questa distruzione porta in sé i germi della rinascita. Ciò che stiamo vivendo oggi con dolore è il substrato di cui la nostra civiltà si è nutrita al di là delle illusioni.
Visto che la dimensione del tempo è ciclica e non lineare, il momento più buio della notte è quello che precede l’aurora. Il fatto che il male sia costretto a mostrare finalmente il suo volto più della sua forza è segno della sua debolezza.
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