L’ambizione è simile a quella di Milano città stato: il modo in cui Lubiana, piccola capitale slovena di matrice medievale, sia riuscita a trasformare se stessa in una città metropolitana di taratura europea e un modello di eccellenza nel settore delle politiche “green”.
LUBIANA. LA STORIA RECENTE.
Collocata sulle sponde del fiume Ljubljanica, che la attraversa delicatamente conferendo a certi stretti passaggi e ponti un carezzevole rumore di ciottoli rotolanti, la capitale della Slovenia è una di quelle capitali d’Europa ancora da scoprire.
“Tutto è molto cambiato da 10 anni in qua” riporta D’Antonio su Citiscope.org.
Il primo passo verso la grande trasformazione di Lubiana è stata l’intera pedonalizzazione del centro storico,che ha regalato il piacere della scoperta della città – piccola, a dire il vero – alla portata di pedoni, ciclisti, i taxi elettrici (i Kavilir, gratis per anziani, disabili i mamme con bambini), e ai pochi bus consentiti.
Come fanno i residenti che abitano nel centro storico? Parcheggiano nel grande garage sotterraneo situato appena fuori dall’area car-gree. “La paura che questo avrebbe potuto uccidere l’economia locale non è mai sorto a nessuno; piuttosto, l’economia e il turismo sono cresciuti nel centro storico“, prosegue l’analisi del giornalista.
La politica di lotta al traffico di Lubiana è una delle ragioni della sua elezione a European Green Capital 2016 dalla Commissione Europea di Bruxelles, titolo che frequentemente è stato conferito a città “green“ come Copenaghen, Stoccolma o Amburgo.
La scelta della piccola capitale della Slovenia dimostra che: anche città di modeste dimensioni hanno una loro lezione da proporre. E rivela che pure le città più piccole possono compiere uno sconcertante numero di cambiamenti in poco tempo.
LA SVOLTA: IL SINDACO DI LUBIANA – 2006-2016.
“Il merito di questo va a a Zoran Janković, sindaco di Lubiana dal 2006“, prosegue D’Antonio. “Prima della sua elezione, Janković era CEO di Mercator, la principale catena di negozi dei Balcani. In qualità di sindaco, Janković ha steso un piano a lunga gittata per migliorare la qualità della vita della sua città, conosciuta come Vision 2025“.
I suoi punti: trasporti sostenibili, conservazione degli spazi verdi, riciclo, “dando anche la linea guida a dozzine di progetti sulle infrastrutture e altre scelte politiche arrivate in seguito. Fu il sindaco Janković a decide di chiudere il centro città al traffico ben prima che l’idea diventasse popolare”.
In un’intervista proprio a Citiscope, poi, Janković ha dichiarato: “Quando sono stato eletto, non avevo idea della struttura della città. Quando ho steso il nostro programma, l’ho impostato esattamente come se fosse un’azienda, con una strategia e dei target”.
La scelta più coraggiosa e criticata è stata quella della chiusura al traffico del centro cittadini, che Janković ha implementato nel suo primo anno di mandato.
“In questo modo, la campagna della sua seconda elezione si è incentrata sui residenti del centro, che hanno avuto l’opportunità di sperimentare i benefici di un’aria più salubre, strade più sicure, una maggiore quiete negli spazi pubblici. […] Janković è stato eletto per altri tre mandati successivi […].”
“All’inizio non avevo il 100% dei consensi, perché quella del centro cittadino interamente pedonalizzato non era una decisione facile da prendere”, ha ammesso il sindaco di Lubiana, “ma dopo 8 anni posso dire che se oggi chiedessimo con un referendum ai miei cittadini se volessero aprire di nuovo il centro, sicuramente il 90% di loro preferirebbero rimanere nella condizione attuale”
IL CENTRO DI LUBIANA: I 10 PUNTI DEL LABORATORIO GREEN (IN PROGRESS)
- La vibrante vis del centro e l’eredità architettonica di Lubiana: da preservare.
- Foreste, boschi, aree verdi tutto intorno (circa il 50% dell’area su cui insiste Lubiana).
- La Slovenia è stato il primo Stato a ottenere l’indipendenza dopo la Guerra di Yugoslavia (1991).
- La Slovenia è stato il primo Paese dei Balcani a diventare un membro della Comunità Europea, nel 2004.
- Contando sull’università locale, Lubiana è una città giovane: 287,000 studenti su 43,000 residenti.
- La città è diventata un crocevia di idee e pratiche virtuose prese a prestito dai vicini Italia, Austria e Ungheria.
- La denominazione di Green Capital ha attribuito a Lubiana maggiore appeal verso il mercato del turismo e ispira maggiore orgoglio e senso civico da parte dei suoi cittadini.
- Eventi locali e attività pianificate nel corso del 2016 sono differenti e affrontano diversi temi (“ad esempio, a gennaio si è lavorato sulla gestione degli sprechi“, continua Citiscope.org).
- Il premio ha portato a Lubiana maggior peso anche nei confronti delle altre città: “Prima di essere European Green Capital era impossibile per me visitare il sindaco di Parigi o di Berlino”, ha ammesso Janković, “Dopo il premio europeo ho avuto qualunque porta aperta”.
- Negli ultimi mesi, città europee come Bruxelles, Madrid e Oslo hanno annunciato i loro piani di chiusura del centro cittadino, sull’esempio di Lubiana, che prosegue il suo laboratorio per rendere, se possibule, ancora migliore il proprio plan. “Lubiana oggi ha costruito un garage sotterraneo fuori dal centro e ne sta pianificando la costruzione di altri. La città sta anche creando un sistema “park-and-ride” dove i pendolari possono lasciare la loro auto privata; il costo del parcheggio include il biglietto del bus da e per il centro“.
Perché Lubiana incoraggia l’uso della bicicletta: dal 2011, la stessa card usata per far funzionare una bici è utile anche a pagare le tariffe di transito, il parcheggio o l’ingresso in biblioteca. Le bici possono circolare nell’area pedonale – se a passo lento (un’anomalia rispetto alle altre città d’Europa dove, nota D’Antonio, i ciclisti sono tenuti a smontare dalla loro due ruote e procedere a piedi).
Ma il laboratorio procede. Ulteriori approfondimenti su :http://citiscope.org/story/2016/how-ljubljana-turned-itself-europes-green-capital#sthash.VUEK22bl.dpuf