Nel prossimo decennio il sistema di trasporto pubblico di Monza verrà completamente stravolto con la costruzione di due nuove stazioni ferroviarie e l’arrivo di due linee metropolitane. Ma il progetto non convince del tutto. Soprattutto per le prospettive strategiche del territorio.
METRO a MONZA… ma facciamola bene: i PUNTI DEBOLI di M1 e M5
# M1 e M5: i progetti attuali
La prima metropolitana che arriverà a Monza sarà la M1. Dopo aver superato il comune di Sesto San Giovanni si fermerà al confine tra Cinisello Balsamo e Monza nella fermata Monza Bettola. A Bettola la rossa incrocerà la M5 e servirà un importante centro commerciale che ne ha ritardato molto la costruzione.
La lilla invece arriverà dopo: il cantiere dovrebbe aprire nel 2024 con la prevista inaugurazione intorno al 2030. Dopo Bignami la M5 attraverserà Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo per arrivare poi nel comune di Monza, servendo la stazione di Monza, il centro, la Villa Reale e l’ospedale San Gerardo. Ma quali sono i punti deboli dei due progetti?
# M1 – M5: zone scoperte, “tappi” e “doppioni”
Le principali problematiche riguardano il percorso di M5: dopo l’ospedale San Gerardo la linea virerà di nuovo verso sud per raggiungere il polo istituzionale creando così diverse problematiche.
Queste le criticità del percorso previsto:
- M1 non potrebbe essere estesa ulteriormente a nord in quanto incrocerebbe di nuovo M5 al polo istituzionale, impedendo che i quartieri nella parte ovest di Monza siano serviti dalla metro, come invece sarebbe opportuno
- M5 non potrebbe essere estesa ulteriormente a nord in quanto dovrebbe fare una curva difficilmente realizzabile
- Ci sarebbe poi un “doppione”: il polo istituzionale sarebbe servito anche dalla stazione Monza ovest, attualmente in fase avanzata di progettazione, che dista solamente 500 metri
È quindi necessario pensare ad alcune variazioni per ottimizzare l’efficacia della rete.
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# Una nuova ipotesi: deviazione ed estensione della lilla e la rossa nella zona Ovest di Monza con nuovi orizzonti verso Nord
M5 potrebbe concludersi all’ospedale San Gerardo, offrendo un collegamento con uno dei principali poli ospedalieri lombardi e garantendo la possibilità di sviluppare ulteriormente la linea nel cuore della Brianza. Si potrebbe pensare di estendere la lilla verso Vedano al Lambro e Biassono, per servire l’autodromo e il parco, per poi dirigersi verso Sovico e Triuggio.
M1 invece potrebbe seguire un percorso già studiato in precedenza, dirigendosi a nord dopo Bettola. In questo modo verrebbero serviti i quartieri ovest di Monza inserendo fermate a San Fruttuoso e Boscherona, per poi raggiungere il polo istituzionale.
Nei pressi di Boscherona potrebbe essere costruita un’hub per collegare la SS36 alla linea metropolitana e alla ciclabile Villoresi. Da qui M1 potrebbe poi estendersi verso la Brianza, attraversando i comuni di Lissone, Santa Margherita e Seregno, sognando di arrivare un giorno fino a Como.
Milano, Monza e la Lombardia hanno bisogno che le linee metropolitane vadano oltre i confini di Milano. Per questo l’estensione a Monza è strategica per il futuro del territorio. Ma facciamola bene.
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SAMUELE GALBIATI
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