Alla ricerca di nuove idee e progetti da realizzare, Milano cerca sempre di stupire. A volte, però questi progetti rimangono solo mere fantasie e non trovano terreno fertile per attecchire. Dagli archivi Casva, Maria Fratelli rievoca la memoria di alcune idee del passato che per fortuna o sfortuna non sono mai state realizzate.
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I progetti più visionari per le piazze di Milano (mai realizzati): le immagini
# Milano Città Immaginata
Dal Centro Studi che conserva gli archivi della Milano Moderna sono stati estratti 10 progetti chiave mai realizzati prima d’ora per lanciare l’iniziativa “Milano Città Immaginata”. Qui, vengono riportati alla memoria progetti degli anni ’30 fino agli anni ’80, partendo dalla mostra “Milano Mai Vista” e che hanno fatto discutere e appassionare i cittadini milanesi.
# San Babila centro del dinamismo moderno
1936. Luciano Baldessari, architetto-artista-scenografo, elabora un progetto di grande impatto scenografico per il lato est di piazza San Babila. Baldessari propone un imponente complesso porticato, con grande cinema, teatro, dancing, bar-ristorante, negozi, uffici e appartamenti, che mette assieme riferimenti all’Espressionismo tedesco, al Razionalismo italiano e al Déco statunitense. Sulla piazza un corpo ad andamento verticale con torre gradonata al centro, sul retro un blocco per il cinema e il teatro, sui lati due corpi bassi ad andamento orizzontale. Un’architettura spettacolare che celebra il dinamismo della vita moderna.
# La funivia sull’Arengario
1937. Progetto per l’Arengario: un cubo di vetro trasparente, sostenuto da un sottile telaio metallico e lievemente rialzato su un podio. Gli spazi interni sono delimitati da pareti in pietra, la tribuna, affacciata verso il Duomo, è contenuta in un semplice parallelepipedo in muratura. Parte del progetto anche una funivia che doveva attraversare Piazza Duomo.
# Il grattacielo e la piazza sotterranea di QT8
1962. Tre architetti propongono un centro civico per completare il QT8, quartiere sperimentale ideato da Piero Bottoni alla fine della seconda guerra mondiale. Quattro blocchi si dispongono intorno a una grande piazza pedonale gradonata: il mercato già esistente, un edificio per funzioni culturali, amministrative e commerciali, un grande cinema, e un albergo a torre che fa da contrappunto all’orizzontalità della piazza. Al livello inferiore è prevista una piazza sotterranea con parcheggi, collegata con la metropolitana.
# Il mega parcheggio di Piazza Fontana
1967. L’architetto milanese Francesco Gnecchi Ruscone presenta un progetto provocatorio per Piazza Fontana: un gigantesco parcheggio multipiano, sospeso su pilastri, che stringe la piazza in un assedio minaccioso. Il parcheggio si dispiega a forma di elle tra via Pattari e via Verziere, con due enormi torri cilindriche alle estremità per le rampe di salita e discesa. Il progetto, ha il motto “Per esempio” e rappresenta un atto di accusa contro la tendenza dell’epoca di riempire il centro di Milano con parcheggi multipiano. Un “ecomostro” immaginato come monito contro lo strapotere dell’automobile.
# Il grande terrapieno di Garibaldi
1979. Lo studio di Vittorio Gregotti elabora un progetto di grande parco urbano lineare per l’area tra la Stazione di Porta Garibaldi e il terrapieno delle ex Varesine, dove sorge oggi il quartiere Porta Nuova. Il progetto si fonda su un grande terrapieno alberato che segue l’asse della ferrovia ottocentesca e del Passante facendo da “bastione” tra la città storica e le espansioni successive. A questo si integrano vari spazi pubblici ed edifici, che creano una ricucitura con i quartieri circostanti.
# Cadorna sopraelevata
1982. Lo studio Gregotti Associati, in collaborazione con altri studi di progettazione, elabora per conto di Ferrovie Nord Milano un progetto di trasformazione dell’area dei binari della stazione Cadorna. Il progetto prevede una sequenza di spazi ed edifici, sollevati sopra i binari: dietro piazzale Cadorna e la stazione, radicalmente ristrutturati, si susseguono una galleria vetrata con negozi, un blocco per uffici, con due grandi padiglioni vetrati in corrispondenza del Palazzo dell’Arte. Piazze e percorsi sopraelevati collegano le parti del progetto, la città e il Parco Sempione.
# Piazza Duomo: l’esercito celeste di statue alate
1984. Un altro dei progetti che forse sarebbe piaciuto maggiormente ai milanesi è quello che riguardava piazza Duomo. Se fosse andato in porto, davanti al sagrato, oggi ci troveremmo di fronte a una processione di statue alate che avrebbero preso il posto del monumento equestre di Vittorio Emanuele II. Un vero proprio “esercito celeste”.
È questo che De Pas, D’Urbino, Lomazzi e Roberto Sambonet avevano progettato per la risistemazione e il ridimensionamento della Piazza più conosciuta di Milano. Sicuramente uno scenario estremamente suggestivo e simbolico che avrebbe portato nel cuore della città un autentico “museo a cielo aperto”, ma mai realizzato per questioni di spazio pubblico.
Secondo quanto riportano sul sito di milanocittaimmaginata, il progetto non richiedeva grandi modifiche se non lo spostamento delle uscite della metropolitana. Il risultato sarebbe stato quello di un grande spazio magico, metafisico e surreale.
# Il GreenWar: il parco lineare da Piazza della Repubblica alla Stazione
1988. Virgilio Vercelloni, architetto milanese, elabora il “GreenWar”, un parco lineare che partiva da Piazza Repubblica e arrivata dritto ai binari della stazione centrale. Qui, le tettoie sopra i binari sarebbero state trasformate in una gigantesca serra.
Continua a leggere con: 7+1 PROGETTI MAI REALIZZATI che potevano RIVOLUZIONARE Milano
SELENE MANGIAROTTI
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