Un’idea interessante per migliorare Milano arriva da Sydney: i cantieri sparsi nella metropoli australiana sono ricoperti di stampe di artisti locali per tutta la durata dei lavori, per portare bellezza in luoghi anonimi, caratterizzati da impalcature e ferraglia.
A Sydney ogni cantiere è una mostra d’arte
Le metropoli sono in costante mutamento, le trasformazioni urbane sono continue e questo porta ad avere immobili in costruzione o in ristrutturazione in diversi quartieri. Per sfruttare positivamente questa situazione, a Sydney hanno avuto un’idea geniale: dare la possibilità ad artisti emergenti di esporre gratuitamente la propria arte in forma di stampe sulle strutture metalliche che fungono da camminamenti per gli operai.
Girando tra le strade della città si possono vedere carrellate di opere d’arte con tanto di descrizione dell’idea, un modo originale per valorizzare i cantieri, gli artisti e regalare cultura agli abitanti e ai turisti.
Qualcosa di simile è stato fatto anche a Milano
Milano città del design ha sempre valorizzato poco i suoi monumenti e le sue opere d’arte, mostrando sempre scarsa cura nell’arredo urbano, figuriamoci se è in grado di rendere i cantieri un’attrazione turistica, tralasciando gli umarell per i quali ogni lavoro edile è una meraviglia.
Un esempio di arte abbinata a lavori pubblici si è avuto ed è presente tuttora solo sulle cesoie che delimitano i cantieri della costruenda linea metropolitana M4.
I disegni da esporre e gli artisti che li avrebbero dovuto produrre sono stati scelti tramite un concorso indetto congiuntamente da Comune di Milano e Metro4 Spa, optando prevalentemente per disegni dipinti direttamente sui pannelli e solo in alcuni casi stampe o quadri di materiale di vario genere, dal gesso alla cartapesta.
E se Milano diventasse una città di cantieri d’arte?
Milano ha fatto scuola nel mondo per il design, Franco Albini e Bob Noorda hanno fatto da spartiacque nelle comunicazione visiva snella segnaletica delle linee metropolitane, Leonardo da Vinci ha dipinto il Cenacolo diventato Patrimonio dell’Unesco: purtroppo è solo un ricordo.
La città avrà nei prossimi 20 anni degli stravolgimenti urbanistici senza precedenti, dall’ulteriore sviluppo immobiliare del quartiere Porta Nuova alla riqualificazione degli scali ferroviari, dall’apertura dei Navigli ai cantieri olimpici: potrebbe essere un’occasione imperdibile per far esplodere di bellezza Milano, attrarre turisti e a lavori conclusi realizzare un parco-museo permanente che celebri gli artisti passati da Milano mentre la stessa ha cambiato volto.
Ringraziamento per le foto: Natalia Molchanova
FABIO MARCOMIN
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