L’AMSA è sicuramente un’ottima azienda, a Milano funzionano molto bene sia lo smaltimento dei rifiuti sia il ritiro degli ingombranti. Eppure Milano è sporca. Cosa si dovrebbe fare per renderla all’altezza di una città civile?
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Milano è sporca? La soluzione coraggiosa per renderla pulita
# La raccolta differenziata della spazzatura di Milano viene presa a modello da altre città (tra queste New York)
Il lavaggio delle strade viene effettuato in maniera capillare e regolare. Rispetto ad altre realtà urbane italiane siamo decisamente molto avanti. Difficilmente si vedono ratti fare la spesa nell’immondizia o bidoni straripanti di scarti maleodoranti. La raccolta differenziata viene eseguita in maniera regolare tanto da essere presa da esempio anche da New York.
# Milano però appare una città sporca
Alcune zone del centro sono pulite con zelo e costanza ma Milano nel suo insieme, appare una città sporca. Non lo si può negare. Più ci si sposta in periferia e più lungo i marciapiedi sono accumulati cumuli di immondizia. I cestini sono spesso mancanti, stracolmi o danneggiati, non parliamo dei giardinetti dove forse nemmeno si effettua una pulizia regolare.
Appurato che la città sia sporca a causa delle persone incivili restano due soluzioni: sanzionare e pulire di più.
#1 Sanzionare di più
La prima soluzione spetterebbe alle forze dell’ordine compenti ma sappiamo che Italia la tolleranza delle autorità è molto alta verso certi comportamenti “fuori legge” e sappiamo bene che le stesse forze dell’ordine sono purtroppo impegnate in attività ben più urgenti. Forse si dovrebbero sperimentare altre forme di controllo e sanzione contro chi sporca la città. In attesa di trovarle, si può intervenire sul secondo punto.
#2 Pulire di più
La seconda soluzione spetta invece chi ha il compito di pulire. Mozziconi di sigarette, cartacce, lattine, stracci… sono disseminati dappertutto.
Anni fa si vedevano i netturbini armati di scopa in sella a biciclette dotate di bidone. Ora siamo decisamente più tecnologici ma la sensazione è che i marciapiedi fossero più puliti a quei tempi. Quindi cosa bisognerebbe fare?
Per prima cosa se è insufficiente, bisogna assumere personale. Parliamo di una azienda che serve quasi 2 milioni di cittadini distribuiti su 18 comuni in una area di 383 km 2, i dipendenti sono 3.097. Una azienda che ha un utile netto di 24.8 mln di € (2018). Davvero non si possono assumere 200 / 300 netturbini oltre agli attuali da affiancare ai mezzi meccanici per poi suddividerli per ogni quartiere? Soprattutto nelle zone maggiormente problematiche? Possibile dover aspettare giorni prima che la strada, il marciapiede o il giardino pubblico vengano puliti?
Milano è oramai una meta turistica sempre più consolidata a livello internazionale è un biglietto da visita del paese nel mondo. Transitano milioni di visitatori pertanto una città ben tenuta non va a solo vantaggio dei suoi cittadini che pagano la TARI.
# No a una Milano di serie B
E’ il minimo. Pretendere di vedere la città pulita in egual modo da piazza del Duomo alla stradina di periferia di Ponte Lambro. Già si va delineando sempre di più una Milano di serie A e una di serie B, zone servitissime e bene illuminate con parcheggi riservati a zone marginalizzate dove la sera si ha paura a girare, dove la spazzatura tende ad accumularsi, una città pulita a macchia di leopardo non è accettabile.
# La soluzione coraggiosa: in attesa degli androidi reclutiamo i carcerati?
In attesa che si possano utilizzare androidi in servizio h 24 e nel caso l’ AMSA non possa permettersi di assumere netturbini perchè non reclutare detenuti che bighellonano tutto il giorno in celle sovraffollate? Un modo molto utile per gratificarli e rendere un servizio alla città creando anche l’anticamera al complicato reintegro una volta scontata la pena.
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