MILANO in MUSICA: le 10 canzoni più belle dedicate a Milano (con i Video)

Frutto di un delirio serale arrivato dopo un litigio familiare e mezza bottiglia di rosso corposo...

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Credit: Paolo Liaci (c)

Frutto di un delirio serale arrivato dopo un litigio familiare e mezza bottiglia di rosso corposo…10 + 1 canzoni che hanno Milano come protagonista.

MILANO in MUSICA: le 10 canzoni più belle dedicate a Milano (con i Video)

#1 Milano, Lucio Dalla – Il tributo dell’indimenticabile artista bolognese

 

Nel 1979 compresa nel meraviglioso LP “Dalla” l’omonimo compianto cantautore componeva un testo struggente nel quale sottolineava l’internazionalità e la stranezza di riuscire a racchiudere un mondo in sé. Anche se non completamente compresa rimane una metropoli nella quale vale sempre la pena andare e viverci. Un tributo di un genio

#2 Milano, Irama – Una giovane passione all’ombra della Madunina

 

Un artista emergente che ambienta a Milano una bella storia d’amore mentre nel filmato scorrono immagini di una città luminosa e estremamente vivibile. Una giovane passione all’ombra della Madunina.

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#3 Milano e Vincenzo, Alberto Fortis – Il riscatto di un incompreso

 

Da sottolineare come Fortis, nativo di Domodossola, sia giunto a Milano dopo i vent’anni. Nata da un dissidio avuto con un discografico romano il testo è pregno di rancore verso Roma ma è chiaramente uno sfogo verso una persona che non ha apprezzato e compreso l’estro di un artista che proprio con il suo album d’esordio raggiungeva cifre record di vendite. Inclusa nell’LP anche “Il Duomo di notte”. Il riscatto di un incompreso.

#4 Un romantico a Milano, Baustelle – Un pezzo di storia

 

Con un video che ha vinto alcuni premi i Baustelle dedicano questa canzone a Luciano Bianciardi, intellettuale e uno dei protagonisti della nascita della Feltrinelli. Un tributo ad un massimo esponente della cultura del dopoguerra che a Milano e grazie a Milano ha dato il meglio di sé. Un pezzo di storia.

#5 Innamorati a Milano, Memo Remigi – Un classico

 

Una ballata che spiega come sia inconsueto coniugare amore e la città meneghina. Portata al successo anche da Ornella Vanoni che porta con sé il soprannome della Cantante della mala milanese è un motivo orecchiabile che sistematicamente salta fuori ogni qual volta si parla di musica dedicata a Milano. Un classico.

#6 Il Duomo di Milano, Enzo Jannacci – Una perla nascosta

 

Una struggente visione della sua amata città, un commovente testo che descrive il lato più cupo e interiore della metropoli. Per uno straordinario artista che ha saputo parlare di barboni, ladri “del lella”, di molte caricature tipiche questa è una faccia meno visibile e forse più sentita. Una piccola perla nascosta.

#7 Milano, Alex Britti – Un atto d’amore da un romano doc

 

Eccelso chitarrista prima che cantautore Britti scava nei palazzi, negli appartamenti alla ricerca di spezzoni di vita. Una città come tante ma anche unica perché estremamente aperta al punto di poter “sentire l’odore del mare”. Completa la ballata un assolo di chitarra acustica da brividi. Un atto d’amore da un romano doc.

#8 Luci a San Siro, Roberto Vecchioni – Un evergreen

 

Un altro mostro sacro della musica milanese in uno dei suoi componimenti più celebri. Nostalgia di una gioventù che non c’è più e di quelle cose che caratterizzavano gli anni 70 compresa la nebbia. Anche se non direttamente dedicata al Biscione i tifosi nerazzurri (quali Vecchioni) amano sentirla suonare nelle occasioni importanti. Un evergreen.

#9 Paninaro, Pet Shop Boys – Internazionali

 

Dedicata alla moda degli anni 80, quella dei paninari nata a Milano e sviluppatasi ovunque, il pezzo dance ha portato alla ribalta un certo modo di vestirsi che era tipico dei simpatizzanti di destra erroneamente chiamati così per il fatto che frequentassero i fast food mentre prendono origine da “Il Panino”, storico locale in Piazzetta Liberty ora sostituito da uno dei tanti “Panino Giusto” presenti in città. Internazionali.

#10 Il ragazzo della via Gluck, Adriano Celentano – Un pezzo da libri di storia

 

A ricordo di una Milano che non c’è più e di ciò che ruotava intorno Celentano e parte del suo Clan hanno scritto un brano memorabile, una carrellata nostalgica vista da una famiglia di emigranti che riporta in vita gli angoli ormai dimenticati di una metropoli che ha fagocitato realtà adesso inimmaginabili. Da studiare nei libri di storia.

#10+1 Torn – Ava Max

Sebbene non abbia Milano come soggetto della canzone la celebre star della musica nativa di Milwaukee ha ambientato il video della sua hit proprio a Milano in una veste molto gothic. Comunque la si veda “Milan l’è semper bèla”.

ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.