A Milano è apparso un uomo in bronzo su una panchina in via Verziere. Ma qual è la storia di questo personaggio?
Il misterioso UOMO di bronzo sulla PANCHINA
# Un dono per commemorare un’importante anniversario
Il 28 ottobre 2019, anno del 140esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Bulgaria e Italia, il Consolato di Bulgaria di Milano ha donato al Comune una scultura che riproduce il poeta Pencho Slaveykov seduto su una panchina.
Il monumento è stato realizzato dall’artista bulgaro Adrian Novakov che ha costruito la panchina in ghisa e acciaio, mentre la figura del poeta in bronzo. La statua è stata collocata all’interno dei giardini di via Brolo e via Verziere e la sua manutenzione, che ha un valore di circa 15mila euro, sarà a carico del donante, il Governo Bulgaro, per vent’anni.
# Un incidente in giovane età che lo segnò per sempre: ecco la storia del poeta bulgaro
Pencho Slaveykov è uno dei più celebri poeti bulgari. Nato nel 1866 a Trayavna, un piccolo paese della Bulgaria, morì piuttosto precocemente nel 1912 proprio in Italia, a Brunate, sul Lago di Como.
Ad appena 18 anni ebbe un terribile incidente che lo segnò per sempre. Venne ritrovato svenuto e assiderato sulle rive ghiacciate del fiume dove era andato a pattinare. Sopravvisse, ma si ritrovò paralizzato e, nonostante le continue cure, ne patì le conseguenze per tutta la vita: si doveva muovere con l’aiuto di un bastone, scriveva sforzandosi e parlava con difficoltà.
Questa sofferenza, non solo fisica, ma anche psicologica, lo ossessionò per diverso tempo e fu proprio nella poesia e nelle opere letterarie che trovò un po’ di conforto. La poesia, infatti, espressione artistica raffinata e forma linguistica più elevata, gli permise di esprimere al meglio tutto il suo dolore.
# Il parallelismo con un poeta italiano e la forza della poesia, capace di alleviare il dolore
La storia di Slaveykov potrebbe ricordare quella di un caro poeta italiano, un malato cronico che trovò un po’ di pace e sfogo nella poesia e nella letteratura, diventando uno dei più importanti poeti italiani di tutti i tempi: Giacomo Leopardi.
Il professore Emil Dimitrov, dell’Accademia delle scienze di Bulgaria, in onore dell’inaugurazione della panchina, aveva tenuto una conferenza nella Biblioteca Sormani, accostando proprio la vita e la sofferenza dei due poeti. Grazie alla poesia entrambi erano riusciti ad esprimere il proprio stato d’animo, creando le immagini di una sofferenza quasi necessaria per raggiungere un’elevazione dell’anima.
Fonte: ilvelodimaya.eu
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