Nato in Spagna alla fine degli anni Ottanta per indicare il ritorno ad un clima sociale e culturale vivace dopo la fine del regime franchista, il termine “movida”, utilizzato nel suo significato più ampio per definire la “vita serale e notturna di una città”, è tornato alla ribalta con la fase 2 e la riapertura di bar e ristoranti, diventando il capro espiatorio perfetto per le mancanze della politica.
Nel giorno in cui il TAR conferma la chiusura delle discoteche decretata dal governo e in questa fine estate di mascherina anti movida dalle 18 in poi, proviamo a proporre alcune idee innovative e, forse, stravaganti per non perdere il gusto del divertimento in compagnia. Dimentichiamoci i tristi divisori in plexiglass e i manichini o le sagome cartonate dei divi di Hollywood e scopriamo i trucchi più divertenti escogitati per mantenere le distanze di sicurezza.
Movida: le 7 idee più originali per non rinunciare al divertimento ai tempi del coronavirus.
#1 I galleggianti da piscina
Metodo veloce e divertente ideato da un bar tedesco e successivamente elaborato dal designer americano Ropesforrescues.com. In pratica si tratta di prendere dei classici cappelli da turista e attaccarci sopra due galleggianti da piscina, in modo da creare una raggiera di un metro per parte. I galleggianti possono essere anche indossati dalle persone, ad esempio su uno zaino, per segnalare agli altri il limite da non superare.
Fonte: Dissapore.com
#2 I cappelli-frisbee
In questo caso l’idea è dello studio lombardo BianchettiArchitettura, che ha ideato un estroso copricapo, chiamato appunto Movida, formato da un anello o frisbee in grado di delimitare un’area di 50 cm. Se indossato da tutti i partecipanti ad un evento, il cappello frisbee consentirebbe di incontrarsi e mantenere allo stesso tempo la distanza di sicurezza di un metro.
Fonte: Bianchi Architettura
#3 La maschera da ristorante
Divertente, originale e anche riutilizzabile, Soffio è una maschera protettiva gonfiabile da indossare durante il pasto. Nato dalla collaborazione tra Alessio Casciano Design di Roma, i milanesi di MARGstudio e Angeletti Ruzza Design di Rieti, Soffio è formato da una visiera che permette di mangiare e di bere ma allo stesso tempo crea una barriera protettiva che evita lo spargimento delle ormai famose goccioline di droplet.
Fonte: Archiportale
#4 Le scarpe per il distanziamento sociale
Di necessità virtù. E cosi Grigore Lup, artigiano romeno specializzato in calzature per ballerini e attori in forte crisi a seguito della pandemia, si è inventato una calzatura dalla punta allungata capace di limitare la vicinanza tra le persone. Le scarpe, del costo di circa 100 euro, misurano 50 cm e permettono quindi di mantenere il metro di distanza tra le persone. L’invenzione di Grigore ha ricevuto l’attenzione dei media internazionali e ora il calzolaio sta ricevendo ordini da tutto il mondo e spera cosi di mantenere in vita la sua bottega.
Fonte: Sky Tg24
#5 La Distance Dance con bastoni, nastri e stecche
L’idea arriva da Amsterdam ma è già stata ripresa in tutto il mondo e i proprietari di locali famosi così come gli organizzatori dei maggiori eventi l’hanno già fatta loro. Basta semplicemente distanziare le persone con dei cerchi spruzzati a terra per ballare senza paura del Covid. Più rustica la scelta di alcuni raver in Slovacchia, che per mantenere le distanze hanno suddiviso il dance floor in tanti quadrati usando bastoni, stecche e nastro.
Fonte: 105.net
#6 Le isole galleggianti
L’idea riprende il concetto delle del Parkipelago di Copenhagen, un insieme di isole galleggianti nate con lo scopo di aumentare gli spazi pubblici fruibili per i cittadini. Lo studio di architettura e design milanese Evastomper ha rielaborato quest’idea e creato Lido, un sistema di isole galleggianti di varie dimensioni e dotate di diversi optional da realizzare al largo delle coste italiane per vivere il mare senza però rinunciare al divertimento e al relax e rispettando il distanziamento sociale.
Fonte: Sky Sport
#7 La tuta per tornare in pista da ballo in sicurezza
Dimenticate i tacchi a spillo e le minigonne, quest’inverno si tornerà a ballare con un dress-code che viene direttamente dalla Luna. Production Club, azienda di Los Angeles specializzata nell’ideazione di atmosfere e installazioni per l’industria musicale, ha realizzato Micrashell, una tuta protettiva in polifelinetere con casco ermetico e guanti integrati che costituisce un vero e proprio dispositivo di protezione individuale anti-Covid. Qualcuno forse storcerà il naso pensando di dover ballare cosi bardato, ma potrete sempre fingere di essere uno dei Daft Punk, in missione speciale per animare la vita notturna della vostra città.
Fonte: Milano Events
LAURA COSTANTIN
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