Museo MESSINA: un’OASI artistica nella chiesa SCONSACRATA

L'ex chiesa di San Sisto al Carrobbio fatta edificare da Federico Borromeo, dopo essere stata sconsacrata ha rischiato la demolizione. Oggi è un prezioso scrigno d'arte poco conosciuto dai milanesi

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Chiesa - Museo Messina

L’ex chiesa di San Sisto al Carrobbio fatta edificare da Federico Borromeo, dopo essere stata sconsacrata ha rischiato la demolizione. Francesco Messina l’ha salvata trasformandola nel suo studio d’arte. Oggi è un prezioso scrigno d’arte poco conosciuto dai milanesi.

Museo MESSINA: un’OASI artistica nella chiesa SCONSACRATA

# La chiesa sconsacrata a cento passi dal duomo

credits: instagram silviageroldi_ – Museo Messina

Cento passi, o poco più, sono quelli che separano il Duomo di Milano da un piccolo e prezioso museo, nascosto alla vista dei tanti.
Fra Piazza Duomo ed il Museo Messina avrete da percorrere una via soffocata dai negozi e dal consumismo al suo stadio peggiore: porte aperte che invitano all’ acquisto di merce scontata, rovesciata dentro cesti dove ci si accapiglia per trovare un vestito, una taglia, un affare. Il vero affare lo farete con voi stessi se invece arriverete a destinazione, in quella piccola chiesa sconsacrata che, negli anni ’70, divenne lo studio del grande scultore italiano Francesco Messina.

# La chiesa edificata da Federico Borromeo, salvata dalla demolizione dallo scultore

Credits: wikipedia.org
La chiesa venne edificata nel XVII secolo per volontà di Federico Borromeo. Rimase nei secoli in stato di abbandono al punto da esser destinata alla demolizione. Fu proprio negli anni 70 che il celebre scultore chiese al Comune di Milano la concessione dell’edificio in uso a vita con l’impegno di ristrutturarlo, renderlo il suo studio personale e poi farne lascito al comune stesso come spazio museale. Difatti donò 80 sculture, 26 grafiche ed altre sue creazioni.
 

# L’oasi nel caos cittadino

Chiesa – Museo Messina

Oggi, in un’ambientazione essenziale avrete modo di ammirare le opere dell’uomo che ha saputo immergere nel bronzo figure umane e cavalli fieri, senza minimamente privarli della loro vita. Sentirete scalpitare e nitrire gli animali, imbrigliati nelle mani dello scultore, avrete la percezione che corpi di ballerine si tendano nei muscoli, asserviti al rigore della danza. Uscendo dal Museo, al termine della visita, vi sembrerà di svegliarvi da un sogno e tornerete alla realtà di sempre. Semafori, negozi, cestini della spazzatura, cartocci di patatine fritte riversi sui marciapiedi.

 
Ma nulla è perduto : Milano è ricca di spazi che ristorano l’anima e ci educano al bello, molti dei quali fruibili gratuitamente. Alcuni diventano un rifugio per riflettere, per dare un senso a giornate tutte uguali, altri semplicemente vi offrono il silenzio di cui lo spirito necessita. Un’oasi nel caos cittadino. Chiacchierando con mio padre ho poi scoperto che ai tempi dell’ accademia di Brera fu allievo ed aiutante del Messina… erano tempi in cui si lavorava fianco a fianco con l’eccellenza artistica italiana, nella semplicità di gesti artigianali. Come dire, prima si lavorava e poi si celebrava.

# Un patrimonio culturale sapientemente valorizzato

In alcuni contesti milanesi assistiamo alla svalutazione dell’arte in favore di grandi eventi mediatici, dove l’apparenza diventa la sostanza e la sostanza un ingombrante concetto demodé. Fortunatamente ci sono storici e curatori del patrimonio culturale che prepotentemente lottano ogni giorno per rimettere al centro il valore dell’arte. Per fare questo ci vuole passione…oserei dire un senso della giustizia che va al di là del profitto e della visibilità.
 
PAOLA MERZAGHI
 

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Paola Merzaghi
52 anni, sopra tutto madre, soprattutto coraggiosa sognatrice. Amo scrivere da sempre, ma la tradizione di famiglia mi ha portata ad appartenere alla quinta generazione di orafi, presenti a Milano dal 1870. Di me preferisco pensare di non essere in dirittura d'arrivo ma solo al giro di boa della mia esistenza consapevole che le bracciate per tornare a riva non saranno mai uguali a quelle dell'andata. Le esperienze e le consapevolezze rendono magico ogni metro guadagnato, il profumo del mare, i tramonti e tutte le albe che la vita mi riserverà ancora.