Avete presente quando si dice: Vado al mare per ricaricarmi? Bene, d’ora in avanti questo non sarà più un modo di dire, considerato l’esperimento di successo messo in atto dalla maggiore compagnia idrica britannica, la Thames Water, insieme all’azienda elettrica Lightsource.
Thames Water e Lightsource, insieme, hanno creato la più grande centrale d’Europa, per giunta, galleggiante sul bacino idrico collocato accanto all’aeroporto londinese di Heathrow.
I suoi oltre 23 mila pannelli solari sono montati su galleggianti uniti in una sorta di zattera e vengono aggrappati al fondale con 177 ancore.
Si tratta di un autentico campo di “energia solare catturata dall’acqua”, come la definisce la nostra fonte, esteso quanto 8 campi da calcio e in grado di generare oltre 5 milioni di kilowattora di elettricità ogni anno, trasferiti a terra tramite appositi cavi.
Dunque, tutto il segreto risiede nei pannelli solari, che “sono una grande risorsa, ma non consentono l’autosufficienza” ricorda it.euronews.com.
Considerato che “l’energia solare non si genera in maniera costante” sottolinea Angus Berry, manager della Thames Water, “Quando non c‘è il sole, la quantità richiesta dall’impianto per il trattamento delle acque non può essere soddisfatta, quindi si interviene in altro modo“.
La soluzione? Mantenere i tubi al freddo, come spiega Nick Boyle, amministratore delegato di Lightsource: “Uno dei grandi vantaggi di strutture galleggianti è che nell’acqua i cavi e i pannelli si raffreddano più facilmente, quindi tutto l’impianto è più efficiente e produce più elettricità che se fosse in mezzo a un campo.”
Una volta conclusi i test la rete non sarà nazionale ma rimarrà privata e fornirà 10 milioni di inglesi e una copertura del 20% del loro fabbisogno energetico.
Una breve spiegazione a questo link:
Fonte: http://it.euronews.com/2016/03/28/l-energia-solare-si-cattura-meglio-sull-acqua/