Milano Città Stato ha un progetto: dare spazio e protagonismo ai giovani. L’appuntamento è fisso, stesso posto stessa ora: ogni due settimane, il mercoledì sera alle 21 vogliamo conoscere i nuovi giovani leader del futuro. All’indomani del secondo incontro, ecco chi sono i 6 giovani under 30 che ci fanno sperare in meglio per il futuro di Milano e dell’Italia. Qui il Video
Next Generation: 6 LEADER under 30 della MILANO del FUTURO
# Diletta Milana: “La tecnologia ha un forte potere democratizzante”
27 anni, origini piacentine e una laurea in Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano. Diletta è una data scientist per un’impresa dell’energia, dove segue tutte le iniziative di innovazione nel campo dell’ Intelligenza Artificiale. Nel 2017 ha co-fondato Yezer, una no profit italiana di giovani volontari che ha l’obiettivo di elaborare ed attuare proposte politiche, economiche e sociali per disegnare un mondo migliore.
“Credo che ci sia bisogno di educare i giovanissimi a pensarsi un po’ più parte di una comunità, se riuscissimo a trasmettere questo valore della responsabilità, di essere come una squadra ci sarebbe un mondo molto diverso”.
# Laura Fasano: “Se avessi una bacchetta magica semplificherei, magari tramite una vera e propria digitalizzazione”
Laureata in Psicologia del Benessere all’Università Cattolica di Milano e appassionata fin da piccola di tecnologie, Laura, conosciuta su internet come TecnoLaura, ha un blog dove aiuta le persone a comprendere ed affrontare i cambiamenti legati allo sviluppo tecnologico. Il suo obiettivo è quello di condividere e promuovere un’idea positiva riguardo alle nuove tecnologie, valorizzandone le potenzialità ed affrontando coscientemente i rischi e gli aspetti negativi.
“Se fossi sindaca di Milano implementerei più politiche a sostegno delle donne che sono emerse come le grandi sconfitte da questa pandemia e troverei dei modi per rendere più semplice la possibilità di costruire una famiglia senza dover abbandonare la propria carriera”.
# Federico Guastoni: “Milano è una città generosa, offre grandi opportunità ed è una città che dà tanto”
Laureato in giurisprudenza all’Università Bicocca di Milano, Federico ha 27 anni, ha collaborato con la testata “il Giorno” ed è co-fondatore del Comitato Petrarca. Il Comitato è molto attivo nella zona Nord-Ovest di Milano e ha lo scopo di proporre idee per migliorare il quartiere, in modo da creare valore sia per i cittadini che per i commercianti.
“Milano, per la varietà di persone che la compongono, continuerà ad essere la stella polare del nostro Paese e continuerà a dare tante opportunità ai giovani. Non penso che il Covid abbia distrutto totalmente la struttura sociale milanese e le difficoltà non saranno permanenti”.
# Livia Viganò: “Milano dà moltissime opportunità, permette di essere libero rimanendo all’interno di un contesto che sa di casa”
23 anni, è nata e cresciuta a Milano e sta finendo la Magistrale in Economia alla Bocconi. È la co-fondatrice di Factanza, una startup innovativa nata come pagina Instagram per fare informazione in modo accessibile e comprensibile alle nuove generazioni, così da renderli più consapevoli di ciò che accade nel mondo.
“Uno dei problemi maggiori in questo periodo per i giovani è trovare un lavoro che gli permetta di vivere a pieno la città di Milano, la priorità dovrebbe essere quella di investire nei giovani, nell’istruzione e nelle politiche del lavoro che permettano di poter vivere la città con il migliore stile di vita”.
# Silvia Fanzecco: “Il simbolo di Milano per me è il Parco Nord, un polmone che in questo periodo ha permesso di evadere dalle proprie abitazioni”
Di origini sarde, ma trapiantata a Milano, Silvia è laureata in Scienze della Comunicazione. Lavora come Manager della Comunicazione presso Shetech, un’associazione no profit che ha l’obiettivo di colmare il gender gap nel mondo della tecnologia, del digitale e dell’imprenditoria, operando tramite attività di networking, empowerment e formazione.
“Credo che Milano sia già considerabile una capitale della cultura, offre bellezze e servizi che in altre zone d’Italia non ci sono. Anche l’innovazione tecnologica e digitale può dare un grande vantaggio nel valorizzare le bellezze culturali che già ha”.
# Maria Boragno: “La cosa più futurista a cui penso spesso è il teletrasporto, è sicuramente la mia ambizione più visionaria”
Ultima, ma non per importanza, Maria Boragno, la più giovane tra questi nuovi leader. Di soli 22 anni, Maria è laureanda in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano. Nel tempo libero è un’illustratrice e graphic designer freelance.
“Senza empatia non c’è voglia di andare da nessuna parte, tramite il digitale si potrebbe mostrare il lato emotivo del nostro Paese per invogliare i turisti a tornare in Italia”.
Per conoscere meglio i nuovi leader del futuro, potete recuperare le dirette sulla nostra pagina Facebook e mi raccomando: non perdetevi il prossimo appuntamento! Qui l’ultimo video
Continua a leggere: Come potrebbe funzionare il teletrasporto?
CHIARA BARONE
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