Il limite della scuola è quello di affrontare i problemi degli studenti attraverso la logica statistica.
Mi spiego meglio, all’interno di una classe ci sarà un gruppo di alunni che va molto bene, un gruppo di alunni nella media e un gruppo di alunni con gravi difficoltà. Statisticamente è così.
Ma la statistica ha il vizio di uccidere la storia dei singoli individui.
Perché un ragazzo va male a scuola? Quali sono le sue difficoltà? Cosa si può fare per aiutarlo? Il mondo reale non è una statistica, il mondo reale è fatto dei racconti personali di ognuno di noi.
Uno splendido racconto di Milano si chiama “Non Uno di Meno”, una task force di volontari che il pomeriggio entra nelle scuole medie e superiori per fare ripetizioni gratuite agli studenti in difficoltà. I volontari sono tutti professori in pensione o attivi che desiderano regalare parte del proprio tempo ai ragazzi, per evitare che a causa dei voti scarsi possano in futuro abbandonare gli studi.
Le scuole di Milano dove sono attivi i corsi gratuiti di “Non Uno di Meno” sono 7:
- Istituto Cardano
- Istituto Gentileschi
- Liceo Virgilio
- Scuola Media dalla Chiesa
- Scuola Media Pertini
- Scuola Media Quintino
- Scuola Media Verdi
Il modello di funzionamento di questo servizio è molto semplice. I presidi o gli insegnanti segnalano quali sono i ragazzi che avrebbero bisogno di aiuto e appena la scuola finisce, cominciano le lezioni private.
Il vantaggio delle lezioni private, l’abbiamo detto, è non essere vincolate alla classe bensì alla storia personale del singolo studente. In questo caso ci sono almeno altri due vantaggi rispetto alle ripetizioni private classiche.
Il primo, beh, sono gratis.
Il secondo è più sottile e certamente non generalizzabili. Io credo che la motivazione e l’impegno dei professori che regalano queste ripetizioni, spinti solo dal desiderio di aiutare, possa essere addirittura maggiore dell’impegno di chi lo fa a pagamento. Ma ripeto, questa è solo una mia opinione.
Resta il fatto che si tratta di una bella iniziativa.