Hanno segnato un’epoca, ognuno con le proprie peculiarità, lasciando un segno indelebile nel cuore dei milanesi. Scopriamo quali sono.
Non vi dimenticheremo: i LOCALI STORICI che l’anno passato hanno CHIUSO o STANNO per CHIUDERE
# Pasticceria Vecchia Milano in zona Susa: ha abbassato le serrande dopo 51 anni di attività
Ha abbassato le serrande il 1 gennaio 2023 la storica pasticceria Vecchia Milano in zona Acquabella-Argonne. Dopo 51 anni di attività ha chiuso definitivamente un vero paradiso dei dolci con pasticcini mignon, praline, biscottini da tè, lievitati, bellissime torte classiche e decorate. Non mancavano i panettoni, il locale è stato uno dei primi a proporli tutto l’anno. Il titolare Orazio Parisi è andato in pensione ma non ha trovato nessuno disposto a subentrare e quindi ceduto attività e immobile.
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# Le Trottoir in Darsena chiude dopo 20 anni: al suo posto il bistrot Casello dei Binari
Si prepara a chiudere dopo 20 anni anche “Le Trottoir”, il locale a due passi dalla Darsena diventato famoso per essere diventato uno spazio per scrittori e artisti illustri. Su tutti Andrea Pinketts, per il quale il locale era diventata come una seconda casa. Philippe Daverio teneva lezioni di arte tra i tavoli, la cantante Malika Ayane è stata invece scoperta mentre ser ci aveva servito. Lo spazio dei caselli daziari di Piazza XXIV Maggio è stato assegnato tramite bando alla società Taboga Sas, che gestisce tra gli altri l’Osteria dei Binari di via Tortona, e che qui dovrebbe aprire il bistrot Casello dei Binari.
# La Latteria San Marco in Brera: ha concluso la sua storia la vigilia di Natale
Una cucina casalinga in un‘atmosfera famigliare. Questa è la proposta della Latteria di San Marco dal 1967, quando Arturo Maggi ha iniziato la sua attività rilevando i locali dopo avere gestito in precedenza un ristorante. Insieme alla moglie Maria, che si occupa dei clienti, hanno dato vita a un luogo leggendario dove vengono serviti piatti di ottima qualità, uno è finito persino nel menu della Casa Bianca, con tre caratteristiche uniche rispetto agli altri ristoranti: sempre chiuso nel weekend, non accetta le prenotazioni e non ha un sito internet. La sua avventura pluridecennale si conclude il 24 dicembre 2023, poi i coniugi Maggi vanno in pensione.
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# Il cinema Odeon diventa un polo del lifestyle retail contemporaneo, ma non tutto è perduto
Il cinema Odeon cede il passo, anche se non completamente. Nato come teatro oltre due secoli fa per poi diventare il primo multisala di Milano, al suo posto nasce un nuovo polo del lifestyle retail contemporaneo con un progetto progetto di restyling gestito dalla proprietà Dea Capital Real Estate sgr. Previsti 5.000 mq di spazi dedicati a negozi e uffici, con alcune sale ricollocate al piano interrato. Della storica e prestigiosa struttura vengono comunque preservati molti elementi: il foyer d’ingresso, il pavimento in marmi policromi, lo scalone principale e la gigantesca e storica sala al piano terra con la cupola e la scritta che campeggia in alto “Ex tenebris vita”, dalle tenebre la (nuova) vita.
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# L’Old Fashion lascia gli spazi della Triennale
Una storia lunga 70 anni che è destinata ad interrompersi il 20 gennaio 2024. Tutto parte nel periodo dell’occupazione nazista, con lo spazio utilizzato come circolo nazista dagli ufficiali tedeschi, per poi diventare nei decenni successivi un punto di riferimento per gli amanti della musica in città. Cambia più volte nome e gestione, negli anni ’60 ospita alcuni dei più grandi artisti italiani, come Patty Pravo e i Camaleonti, e internazionali, famoso il concerto di Jimmy Hendrix.
Negli anni ’70 prende il nome di Old Fashion. Il periodo di maggior successo arriva dopo la ristrutturazione del 1995, con spazi grandi e la possibilità di utilizzo del giardino della Triennale. Dal 1997 al 2005 le “Serate internazionali”, organizzate dalle associazioni Erasmus, appuntamento fisso per gli universitari. Dal 2006 l’inizio del declino, a causa del ridimensionamento degli spazi e in ultimo dalle vicende di cronaca che con molta probabilità hanno inciso sulla scelta del Comune di Milano di non rinnovare il contratto d’affitto ai proprietari del locale.
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FABIO MARCOMIN
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