Nuova Darsena ancora in alto mare: cosa serve per completare la riqualificazione?

Scarsa progettazione, materiali scadenti e manutenzione insufficiente le cause di un'opera incompiuta. A distanza di 9 anni avrebbe già bisogno di un pesante restyling

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claudrada IG - Darsena

Nove anni dalla sua inaugurazione e sarebbe già rifare. La Darsena è stato il lascito più grande oltre che simbolo della rinascita di Milano in occasione dell’Expo2015, soprattutto perché realizzata dopo la risoluzione di una controversia giudiziaria legata al progetto di costruzione di un parcheggio sotto il vecchio porto milanese. Da acquitrino misto a vegetazione selvaggia e fauna varia l’ex porto della città è rinato, ma avrebbe urgente bisogno di un pesante restyling e di una manutenzione straordinaria. 

Nuova Darsena ancora in alto mare: cosa serve per completare la riqualificazione?

# Il vecchio porto di Milano abbandonato per anni e la controversia giudiziaria per un parcheggio sotterraneo

Darsena prima dei lavori

L’immagine in alto mostra lo stato di abbandono e degrado in cui si trovava la Darsena prima dei lavori di rifacimento, di certo non un bello spettacolo da far vedere ai milioni di turisti attesi da tutto il mondo per partecipare ad Expo2015 e visitare la città. La causa di questa situazione era lo stallo dovuto a un progetto che prevedeva la realizzazione di un parcheggio sotterraneo a pagamento proprio sotto la superficie dell’acqua, stralciato dal Comune di Milano e che dopo una controversia giudiziaria con l’azienda appaltatrice è stato definitivamente bloccato. In questo modo Milano i milanesi hanno potuto beneficiare di una Darsena rinnovata.

# Il progetto di restyling della Darsena e il mistero della Conca perduta

Credits: riaprireinavigli.it – Progetto restyling Darsena

Il progetto definitivo del restyling della Darsena ha previsto una banchina allargata rispetto a quella presente in origine, in modo tale da consentire l’installazione di bar e la costruzione del nuovo mercato rionale in sostituzione di quello precedente demolito, la riapertura del Ticinello a ridosso di Piazza 24 Maggio e la pedonalizzazione di quest’ultima.

Foto Credit: https://www.milanodavedere.it
Foto Credit: https://www.milanodavedere.it – Conca di Viarenna

Spostandosi al centro, sul lato di Viale D’Annunzio, è stato costruito un piccolo ponticello con la predisposizione sottostante al collegamento con la Conca di Viarenna.

Emiliano Orsi FB- Chiusura verso conca

Un intervento ancora oggi non realizzato, che comprendeva l’apertura del collegamento con la Darsena e la rifunzionalizzazione della conca, nonostante fosse stato dato per certo fino a poco prima della progettazione definitiva.

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Proseguendo verso ovest, sul lato opposto alla Canottieri Milano, è stato realizzato un ponticello di attraversamento tra le due sponde e un’area verde per fare attraccare le piccole imbarcazioni. 

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# Un progetto suggestivo, ma di bassa qualità e con molti problemi

Credits Urbanfile – Degrado in Darsena

Il giorno dell’inaugurazione della nuova Darsena è stato un momento di rinascita per un intero quartiere oltre che di un simbolo di tutta le città. Purtroppo a distanza di poco tempo sono venute a galla le pecche progettuali e la scarsa qualità dei materiali impiegati. 

Queste le cose che non funzionano e da sistemare:

#1 Un design datato

Emiliano Orsi Fb – Degrado Darsena

Partiamo innanzitutto dalla cosa più evidente, la scelta dei mattoni in pietra, inguardabili e fuori contesto. In nessun modo richiamano lo stile architettonico milanese e in aggiunta fanno da sponda al secondo e ben più grave problema.

#2 Materiali sbagliati e scarsa manutenzione che portano a degrado

Credits: Urbanfile – Degrado in Darsena

Eccoci quindi alla conseguenza peggiore dell’utilizzo dei mattoni per i muri perimetrali e della scelta di lasciare le altre pareti grigie: un invito ai writer a realizzare i loro “capolavori”. In poco tempo sono state infatti prese d’assalto e ricoperte di tag e scarabocchi. Se a questo si aggiunge la non tempestiva pulizia delle scritte, da parte degli operatori dell’Amsa, il risultato è una situazione di degrado.

Credits Urbanfile – Tag Darsena

La manutenzione insufficiente peggiora l’estetica e oltretutto crea pericoli. Sono tanti gli interventi che andrebbero fatti: sui faretti delle banchine, sui listelli di legni rotti sulla banchina e sul ponte di attraversamento tra le sponde, che ha anche gli ascensori per i disabili fermi e mai entrati in funzione, balaustre completamente rovinate, panchine e molto altro.

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#3 Materiale di pessima qualità

Ponticello ammalorato e arrugginito

A peggiorare il quadro, date anche le poche risorse a disposizione per il progetto e la sua implementazione e la concomitante scarsa lungimiranza, l’impiego di materiali di scarsa qualità. La conseguenza è che:

  • le balaustre in legno sono da tempo ammalorate, con evidenti segni di usura nonostante l’opera sia recente;
  • la pavimentazione della banchina d’attracco sarebbe già da sostituire;
  • numerosi faretti a bordo banchina sono rotti;
  • i lampioni dall’orrendo design come se ci trovassimo in un’area industriale;
  • panchine realizzate con legno di bassa qualità;
  • il ponticello con la struttura già gravemente arrugginita.

Questo e altro nella galleria di foto in basso:

# Serve quanto prima un nuovo restyling

Credits Urbanfile – Tag sui muri della Darsena

Più passa il tempo è più la situazione rischia di diventare irrecuperabile. Non c’è un angolo che libero da scritte, scarabocchi e disegni di ogni tipo, la Darsena sembra ormai fuori controllo. Per prima cosa occorre un rapido intervento di manutenzione straordinaria di tutte le parti ammalorate e la pulizia delle scritte con presidio costante per ridurre il rischio di nuovi imbrattamenti.

claudrada IG – Darsena

In secondo luogo andrebbe indetto un nuovo bando internazionale che rivisiti il progetto iniziale e preveda materiali e arredo urbano degni di Milano e della sua storia. L’obiettivo dovrebbe essere quello di trasformarlo in un fiore all’occhiello della città, visto lo scarso risultato raggiunto con la riqualificazione conclusa nel 2015. 

Per farlo si potrebbero sfruttare gli oneri a scomputo di interventi edilizi e intercettare una parte della mole di investimenti esteri che si riversano costantemente su Milano. 

Continua la lettura con: Una PENNELLATA contro il DEGRADO: il quadrilatero dell’illegalità riprenderà COLORE?

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.