Sul palco i Rock Boys, una band di sconosciuti che però avrebbero fatto molta strada: Enzo Jannacci al piano, Luigi Tenco al sassofono, Giorgio Gaber alla chitarra e davanti al microfono un tizio con la voce strana, quasi stonata, che si muoveva in modo scatenato: Adriano Celentano.
Risultato? Il delirio. La notte, quotidiano di allora, titolò: “Palazzo del ghiaccio devastato dal nuovo divo del rock´n´roll”, scrivendo di ragazzi che spaccavano tutto, “prendendo le sedie e spaccandole in terra”.
L’esibizione era in programma nel “Festival italiano del Rock and roll” che i Rock Boys vinsero con Ciao ti dirò superando altre future stelle, come Tony Dallara, Tony Renis e Little Tony.
In un’intervista su “La Repubblica” Enzo Jannacci raccontò gli antefatti.
«All´inizio i Rock Boys eravamo io e Gaber. Poi si unì Adriano, che aveva avuto un notevole successo come imitatore di Jerry Lewis, del suo modo dinoccolato di muoversi, di una certa follia nel parlare e nel ragionare. Ma faceva fatica: non sapeva l’inglese, non l´ha mai saputo. Allora io e Pino Sacchetti, grande sassofonista, gli mettemmo in bocca le cose. E quando parlava sembrava un americano vero».
E sull’esibizione del 1957, Jannacci disse che fu «Una serata stranissima. Andando al Palaghiaccio ho chiesto: “Ma come ci chiamiamo? Sempre Rock Boys?”. Adriano mi rispose: “Non ti preoccupare, siamo i Celentano”. E fece davvero impazzire tutti, quella sera, appena partì con Ciao ti dirò. Era in una forma strepitosa, ma è sempre stato un animale da concerto, bastava vederlo in azione per capire che sarebbe diventato il più grande di tutti».
Il successo arrivò 4 anni dopo quando Celentano partecipò al suo primo Festival di Sanremo con 24.000 baci. Ecco la sua esibizione:
Fonte: La Repubblica
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