Ci sono storie che sono nate su panchine dall’incontro di due anime, dal racconto di una mamma al suo bambino, oppure le ha lette una innamorata aspettando che il suo Lui arrivasse in tempo all’appuntamento.
Ci sono storie che le panchine di ogni parco del mondo potrebbero raccontare a iosa, testimoni mute del lavorìo dei loro passanti.
Ce ne sono altre, come quelle di Londra, che dall’estate del 2014 sono degli autentici libri aperti.
Il progetto arriva dalla National Literary Trust e riguarda 50 sedute dei parchi londinesi, realizzate in collaborazione con Wild in Art – uno dei maggiori produttori creativi inglesi.
Secondo il Libreriamo.it si tratta di un’associazione culturale no profit fondata nel 1993 con lo scopo di migliorare il livello culturale nelle zone più svantaggiate del Regno Unito.
Allora vennero realizzate 50 panchine distribuite per la città come se fossero un’enorme antologia a cielo aperto e l’esperimento, volto ad avvicinare i londinesi alla letteratura e alla conoscenza dei loro classici, si concluse nell’arco di un mese con un’asta benefica al Southbank Centre (i proventi dell’asta servirono allla National Literary Trust).
Quattro furono i percorsi ideati – Bloomsbury Trial, City Trial, Greenwich Trial e Riverside Trial – e ciascuno aveva un suo file rouge.
Dalle tragedie di Shakespeare alle storie morali di Orwell passando per le fiabe del tenero Paddington, quello delle Panchine Letterarie non fu uno che uno dei più interessanti lavori di riqualificazione urbana a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi.
Così belle che sarebbe un peccato non riproporle, magari sotto il cielo dell’estate milanese. Dopo aver raccontato poesie sui ponti del Naviglio (ricordate?) sarebbe bello se in città arrivassero altri cantastorie. Ve ne proponiamo un assaggio – ed un ripasso delle letture per l’estate.