PARADOSSI REGIONALI: 10 cose apparentemente senza senso nella CAMPAGNA ELETTORALE in LOMBARDIA

Tratto in comune tra i candidati: il nonsense

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Pensieri in libertà sul finale della campagna elettorale per le presidenziali in Lombardia. Tratto in comune tra i candidati: il nonsense. 

PARADOSSI REGIONALI: 10 cose apparentemente senza senso nella CAMPAGNA ELETTORALE in LOMBARDIA

#1 La campagna elettorale in Regione più scialba della storia. Quasi al livello delle ultime amministrative di Milano 

#2 Gli strani simboli 1: la Lombardia di Majorino con la nebbia (o è smog?) 

#3 I giri di valzer delle coalizioni: in Lombardia PD e 5Stelle assieme ma senza Terzo Polo, in Lazio PD e Terzo Polo assieme ma senza 5Stelle.

#4 Letizia Moratti ex assessore della Sanità che critica la sanità lombarda

#5 Letizia Moratti che cerca voti a sinistra

#6 Fontana e la prima campagna in cui un candidato non dice una parola. Anzi, l’unica che dice è una gaffe:  «Dobbiamo investire di più sulla finanza… cioè no, sulla sanità» 

#7 L’unica uscita da Lega dura e pura della campagna elettorale: «La Lombardia? Non è la Calabria: ha grandi potenzialità». Di Majorino

#8 La candidata misteriosa: i candidati non sono tre. 

#9 Gli strani simboli 2: “Io sono qui”. Letizia Moratti si geolocalizza in Veneto

#10 Fratelli d’Italia vincerà senza che nessuno conosca i suoi candidati

Continua la lettura con: Se Milano fosse un partito

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.