Una esperienza tipica da provare a Milano.
Le 10 cose che non sapevi dei PARRUCCHIERI cinesi di Milano
#1 Il saluto è ‘piiiiiiiegaaaaa’
Appena entri non dicono ‘ciao’ o ‘buongiorno’, bensì ‘piiiiiiiegaaaaa’, che è la traduzione di “Buongiorno, vuole farsi una piega?”. Gentili e accoglienti, a loro non interessa chi sei, le tue origini o che ore sono: accolgono tutti allo stesso modo.
#2 Di poche parole… italiane
Se fai qualche domanda o cerchi di aprire un dialogo, la risposta sarà sempre a monosillabi: ‘sì’, ‘no’, ‘lisci’, ‘mossi’, ‘piastra’, ‘tagliare’, ‘balsamo’. Poche chiacchiere, l’obiettivo è finire il servizio più in fretta possibile. Ebbene sì, i parrucchieri cinesi sono molto più veloci dei parrucchieri italiani… anche perché non si perdono in chiacchiere!
#3 Tra loro ‘sparlano in cinese’
Da un lato non danno confidenza al cliente, dall’altro si assiste a lunghi dialoghi in cinese tra di loro. (Si assiste perché ovviamente non si comprende). Cosa si staranno dicendo tra risatine e battute mentre il più giovane ti sta facendo la piega? La sensazione è che ti prendano in giro.
#4 Musica cinese a palla
Incomprensibile ma, se la playlist è partita… ormai sei in Cina! Qualsiasi parrucchiere cinese, infatti, non trasmette radio italiane, ma canzoni cinesi. Se ci aggiungi i poster manga sulle pareti, le luci colorate delle vetrine e gattini che si muovono sulla cassa, il risultato è un viaggio nel far-east!
#5 Gli uomini hanno le unghie lunghe
Attenzione! Se la manicure è un servizio offerto da quasi tutti i parrucchieri cinesi di Milano, per loro la cura delle mani sembra non essere importante! Noterai che il personale (quasi sempre tutto maschile), ha le unghie lunghe. Qualcuno le definisce ‘utili’ al lavoro di parrucchiere…!?
#6 Il cavallo di battaglia è il liscio
Tinta, taglio, piega, permanente: i parrucchieri cinesi hanno imparato a fare tutto, ma il loro cavallo di battaglia è il ‘liscio’ o meglio ‘liscio spaghetto’. Anche con i ricci più crespi del mondo, loro sapranno trasformarli in veri spaghetti!
#7 O Millennials o anziani
Strano da dire, ma nei parrucchieri cinesi il target è polarizzato: da un lato i teen, i millennials, i Gen Z, dall’altro over 60 e nonnine. Il ceto medio milanese è ancora disposto a pagare più di 25 euro per una piega.
#8 Orario: sono sempre aperti
Se cerchi un parrucchiere cinese alle 20 di sera, la domenica o il giorno di Pasqua, stai pur certo di trovarne uno aperto. Per chi fa vita da ufficio, il desiderio di una piega serale – senza spostarsi in un centro commerciale – dal parrucchiere cinese è sempre esaudito.
#9 Prezzo: bassi ma poco chiari
Se in media una piega costa tra gli 8€ e i 10€, alla cassa ci sono sempre sorprese. I 2 € dello shampo di marca, i 3€ del balsamo o i 5€ della tinta senza ammoniaca. Se chiedi spiegazioni ti senti come se stessi facendo le pulci per un servizio che stai già sottopagando. Sappi che spesso arrotondano volontariamente!
#10 No bancomat e scontrini
Attenzione! Se pensi di poter pagare con bancomat, alcuni ti risponderanno che non ce l’hanno! Altri che non funziona. Vai prima a prelevare oppure fatteli portare da un’amica.
Continua la lettura con: Come riconoscere subito chi fa parte della UPPER CLASS di Milano
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