Dopo la lunga attesa per il progetto definitivo è stato finalmente avviato anche il primo cantiere. Questi gli interventi previsti, come cambierà il corso e quando si dovrebbero concludere i lavori.
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Via ai lavori per il “boulevard” verde di Corso Buenos Aires
# La trasformazione di Corso Buenos Aires in un “boulevard” verde
A metà giugno è stato presentato il progetto di riqualificazione di Corso Buenos Aires, ne abbiamo parlato in questo articolo. Si prevede il miglioramento degli spazi pedonali, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione di aiuole verdi e il consolidamento dell’itinerario ciclabile esistente con la colorazione rossa e i cordoli definitivi in pietra.
Nei rendering si può vedere il cambiamento previsto al termine dell’intervento. La tratta interessata è quella che va da piazza Oberdan a via Pergolesi, di circa 1,3 km.
Nel progetto troviamo: l’allargamento dei marciapiedi, l’installazione di panchine e rastrelliere per le bici e l’inserimento di aiuole e piantumazioni di alberi, dove possibile con un’altezza fino a 5 metri.
# Avviato il primo cantiere davanti alle Corte Segrete di Baires
Dopo che è terminata la lunga attesa per il progetto definitivo è stato finalmente avviato anche il primo cantiere. La prima tratta del corso oggetto di lavori è quella nel tratto dispari di Corso Buenos Aires che da Via Enrico Petrella arriva sino a Via Giovanni Battista Pergolesi, dove nel maggio 2021 era stati eseguiti i primi test per valutare lo spazio occupato dai marciapiedi allargati e dalle piante in vaso. Qui infatti non ci saranno aiuole, come si vede nel reportage di Urbanfile.
In questo pezzo di strada, al civico 59, è stato riqualificato il vecchio complesso delle Corti di Baires e l’intervento viene eseguito proprio con gli oneri di urbanizzazione del cantiere.
# L’investimento previsto e la data di inaugurazione
La riqualificazione della restante parte del corso da Piazza Oberdan a Via Scarlatti vede un investimento pari 1,5 milioni di euro, finanziati tramite il PNRR, con lavori n carico al Comune di Milano. La durata prevista è di circa un anno e mezzo e si procederà per brevi tratti con i ciclisti che dovranno utilizzare la viabilità ordinaria nel tratto interessato dal cantiere.
Fonte: Urbanfile
Continua la lettura con: Il corso “green” di Milano con il “red carpet” per ciclisti: le immagini e le novità sul progetto Buenos Aires
FABIO MARCOMIN
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Abbiamo sperato nella riaperura dei navigli per anni. Poi a inizio anno “ci siamo sbagliati”. Al posto dei navigli … piste ciclabili. Ne ho utilizzata una per evitare una camminata di 41 minuti (mezzi pubblici? …. passano ma non fanno fermata). Caricata in auto la bici di mio figlio ho portato l’auto a riparare e sono tornato a casa utilizzando una pista ciclabile ben fatta (a Cormano) poi sono entrato in quella milanese (pessima) e sono caduto due volte. Risollevatomi ho proseguito a piedi. Quando l’auto è stata riparata la ha ritirata mio figlio … io sono ancora acciaccato. Questo per dire che a chi lavora male …. e non ha quello spirito critico che porta a cercare gli errori fatti ed a correggerli senza vergognarsi (errare è umano … solo chi non fa nulla non sbaglia mai) ….. sarebbe il caso di non affidare nulla. Specie una zona particolarmente importante come questa. Sono nato in quella zona …. vi ho studiato, lavorato, vi ho abitato appena sposato ….. ora abito altrove ed in questa zona non vi passo più non per il traffico che vi è sempre stato ma a causa della sua gestione negli ultimi 25 anni.
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