Una delle piazze più note e frequentate, crocevia tra Cadorna e Pagano da una parte e tra via Venti Settembre e piazzale Baracca dall’altra. Ospita una fermata della M1 ed è un importante snodo della viabilità stradale. Ma cosa concilia? Per scoprirlo facciamo qualche passo indietro.
Che cosa concilia Piazza Conciliazione? Il significato poco conosciuto di un luogo molto noto di Milano
# Il confine tra Milano e i Corpi Santi
La zona compresa tra piazzale Baracca e piazza Conciliazione è oggi un crocevia alquanto trafficato. Qui un tempo insisteva la cinta dei bastioni spagnoli di porta Vercellina, poi Magenta (in onore della storica battaglia).
La presenza dei caselli daziari e della porta segnava il confine tra Milano e il Comune dei Corpi Santi: dalla città (lungo il borgo delle Grazie, oggi corso Magenta) si usciva imboccando lo stradone postale per Novara (oggi corso Vercelli). E facendo il percorso inverso, le merci qui pagavano il dazio d’entrata.
# Il Gamba de Legn
Era una zona molto pittoresca e animata: le guardie daziarie, i controlli, i carri che entravano ed uscivano, carrettieri e mercanti che mostravano bollette di trasporto e pagavano le tasse dovute. Ma possiamo immaginare anche tafferugli e arresti, visto che frodare il dazio era cosa frequente. Tutt’attorno, case per il popolo o la piccola borghesia, qualche bottega, venditori ambulanti e osterie alla buona. Qui si fermava dal 1879 fino al 1911 la linea dei tram a vapore extraurbani per Castano e Magenta, il gamba de legn, che poi si prolungò al deposito di corso Vercelli.
Tutto questo mondo venne meno nel 1873, quando l’annessione dei Corpi santi portò progressivamente alla demolizione dei caselli, della porta e dei bastioni, ormai privi di funzionalità e mal sopportati in quanto freno per l’espansione urbana. In altre zone della città i caselli sopravvissero, qui proprio no!
# Anni Trenta: nasce piazza Conciliazione
Così, gli enormi spazi venutisi a creare videro presto la nascita di bei palazzi borghesi e l’apertura della via XX settembre (giorno della “breccia” di Porta Pia, nel 1870) voluta con il Piano Regolatore Beruto, approvato definitivamente nel 1889. Una via pensata per lotti di terreno adatti ad ospitare ville di industriali e commercianti, insomma la nuova alta borghesia milanese.
Lo slargo di porta Magenta diventerà negli anni trenta piazzale Francesco Baracca. Lo slargo, attiguo, dove parte la via XX settembre, fu anch’esso battezzato solo negli anni trenta, assumendo il nome di piazza Conciliazione.
# Perché si chiama Conciliazione? La confusione di Chat GPT
Un nome curioso, di cui non si riesce a trovare l’origine perfino su Google. Le cose non vanno meglio neppure con Chat Gpt secondo cui “Piazza Conciliazione a Milano prende il nome dal concetto di “conciliazione” che si riferisce all’idea di riunire, pacificare o risolvere le dispute. Il nome richiama l’importanza di risolvere le differenze e promuovere l’armonia tra le persone.” Una supercazzola, insomma. Ma l’intelligenza artificiale avanza anche un’altra ipotesi, ancora più bizzarra: “Inoltre, è interessante notare che la piazza è stata oggetto di controversie e dibattiti nel corso degli anni, legati alla sua costruzione e alla sua architettura. Questi dibattiti hanno richiesto un processo di negoziazione e conciliazione tra le parti coinvolte, il che potrebbe aver influenzato la scelta del nome.” Conciliazione per far fare la pace a chi la voleva costruire? Più che artificiale è un’intelligenza molto fantasiosa, come quando conclude la sua risposta dicendo che: “Piazza Conciliazione è anche notevole per la presenza della celebre Cattedrale di Milano, nota come il Duomo, che si trova proprio di fronte ad essa. La presenza di un simbolo religioso così importante contribuisce ad enfatizzare il valore della pace e della conciliazione nella società.” E pensare che c’è chi la teme per prendere il posto dei giornalisti. Ma passando da un’intelligenza artificiale a un minimo di cultura umana, qual è allora il motivo di questo nome così indigesto alle macchine che ci governano?
# Il vero significato: la conciliazione tra Stato e Vaticano
Il toponimo in realtà celebrava l’accordo concluso tra lo Stato italiano e la Santa Sede l’11 febbraio 1929 con i Patti lateranensi. Si risolveva la questione romana nata dopo la breccia di porta Pia del 20 settembre 1870.
In epoca recente, al centro della piazza, a dire il vero una grande rotatoria stradale, fu posizionato il monumento realizzato da Carlo Ramous (1926-2003): il «Gesto per la libertà», inizialmente esposto nel 1974 in piazzetta Reale.
Continua la lettura con: Il progetto del Vercelli Village
MAURO COLOMBO
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