Si aggiungono nuovi tasselli alla “fase due” di Porta Nuova: Pirelli 35 è stato completato mentre il grattacielo più alto de “I Portali”, su Melchiorre Gioia, è arrivato al tetto. Scopriamo le caratteristiche dei progetti e le immagini della nostra visita in cantiere.
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Porta Nuova superstar: il grattacielo più alto de “I Portali” è arrivato al tetto. I rendering e le immagini dal cantiere
# Gli interventi di Coima hanno generato un valore immobiliare superiore ai 5 miliardi di euro
La rigenerazione di Porta Nuova, primo quartiere al mondo dotato di doppia certificazione LEED® e WELL® for Community per la sostenibilità ambientale e sociale, è entrata da tempo nella “fase due”. Dopo Gae Aulenti con la Torre Unicredit, la Torre Solaria, il Diamantone e l’ultima in ordine di tempo, il Nido Verticale, le costruzioni si stanno concentrando oltre la BAM e al momento su Pirelli 35 e su “I Portali” all’incrocio con Melchiorre Gioia. Facendo una stima complessiva del valore immobiliare di tutti questi progetti portati avanti da Coima si arriva a superare i 5 miliardi di euro, da soli Gioia 20 est e ovest cubano 500 milioni di euro, senza contare gli sviluppi di Pirelli 32 e Pirelli 39. In data 17 giugno 2024 abbiamo visitato i cantieri degli ultimi progetti in fase avanzata: Pirelli 35 e Gioia 20 est.
# Completato Pirelli 35, un tempo sede Telecom Italia
Oggetto della prima parte della visita ai cantieri di Coima, in data 17 giugno 2024, è stato il complesso Pirelli 35, un tempo sede di Telecom Italia e ora completamente rigenerato. I lavori sono partiti nel 2021 e la loro conclusione, con consegna degli spazi ai tenant tra cui Hitachi Zosen Inova, è prevista per luglio 2024.
Il progetto di restyling dell’edificio in via Gianbattista Pirelli 35 è stato ideato dagli studi di architettura Snøhetta e Park Associati, selezionati tramite un concorso internazionale di architettura, e ha visto la sua trasformazione da elemento chiuso su se stesso in spazio permeabile.
Al posto del progetto originario di Melchiorre Bega ci sono due elementi architettonici che si intrecciano e formano una piazza interna di circa 3mila mq, con un ponte a scavalco sempre ad uso uffici al posto della stecca che faceva da cesura, e un’elevazione da 8 a 10 piani per creare una cortina unica con la sede di Versace.
Al nono piano è presente una terrazza che consente una vista da est a ovest sulla città.
Il tetto del decimo piano è stato ricoperto da pannelli fotovoltaici.
# “I Portali”: arrivato al tetto Gioia 20 est, con la posa della bandiera a circa 100 metri d’altezza
La seconda parte della visita si è concentrata su Gioia 20 est e in particolare sugli ultimi piani del nuovo grattacielo, già locato a KPMG con i suoi 3.500 dipendenti. L’edificio è arrivato al tetto, in anticipo sul cronoprogramma, e come di consuetudine è avvenuta la posa simbolica della bandiera italiana. Il termine ultimo dei cantieri è il 30 giugno 2025.
La costruzione si alza di 98 metri per 24 piani fuori terra e fa parte de “I Portali”, complesso formato da due blocchi immobiliari: l’altro è Gioia 20 ovest di 64 metri d’altezza, nelle fasi iniziali di innalzamento.
Si tratta del primo progetto in Italia a utilizzare impianti ascensori “Twin”, con due cabine indipendenti funzionanti nello stesso vano corsa, capaci di garantire tempi di attesa e di arrivo a destinazione altamente performanti e di ridurre sensibilmente la quantità di area costruita.
# I rendering di tutto il complesso
Come si inserisce il progetto “I Portali” nel contesto circostante: “si caratterizza per gli aspetti di dialogo con il tessuto circostante, al quale si riconnette grazie alle aree pubbliche adiacenti completamente ripensate con la realizzazione di una nuova piazza che compone il mosaico di aree pedonali e pubbliche del masterplan di Porta Nuova Gioia, che estende il perimetro di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano sull’asse di via Melchiorre Gioia e verso la Stazione Centrale. Altri 20mila mq di spazi ciclopedonali si aggiungeranno così ai 120mila realizzati nella prima fase di Porta Nuova e ai 12mila aggiunti sull’asse che porta a Fondazione Feltrinelli.”
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FABIO MARCOMIN
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