Produrre energia pulita ad ogni passo semplicemente calpestando una mattonella. Arriva da una start up della Sardegna, Veranu, dai suoi due ingegneri Alessio Calcagni e Simone Mastrogiacomo, SEF (Smart Energy Floor),la prima mattonella dotata di una superficie flessibile ed un “cuore” pizolettrico, ovvero che si attiva con la pressione esercitata dai piedi su un pavimento.
Come funziona SEF?
E’ un po’ come l’energia solare, solo che al posto dei raggi del sole ci sono i piedi in movimento ed il “materiale usato per l’accumulazione della tensione è invece di natura plastica, integrabile con legno o piastrelle” spiega Thenexttech.startupitalia.eu.
Ogni SEF è poi connesso ad un circuito sottostante che provvede la gestione dell’energia prodotta e accumulata.
“Smart Energy Floor prevede due tipi di utilizzo: un blocco singolo (stand alone) o connesso in rete (grid connected). I sistemi isolati, non collegati alla rete elettrica, sono dotati di sistemi di accumulo dell’energia prodotta. Il sistema connesso in rete, invece, non è provvisto di sistemi di accumulo: l’energia prodotta viene riversata direttamente nella rete elettrica nei momenti di grande passaggio“.
Ogni mattonella che è posizionabile su qualunque superficie, è composta da un modulo quadrato di 50×50 cm, di spessore 3 cm e con un abbassamento verticale massimo di 2 mm. “Ogni blocco si prevede un’efficienza del 50% nella conversione da energia cinetica ad energia elettrica”.
E’ un sistema che otterrà maggiori performance quando più persone calpesteranno ogni singola mattonella.
Si può anche immaginare la portata rivoluzionaria di questo strumento.
Si potrebbero immaginare le vie, le piazze, le scuole, le stazioni, gli ospedali, gli uffici pubblici, gli stadi ed ogni altra area, pubblica o privata, lastricate di SEF, dove ogni mattonella servirebbe a produrre energia pulita per la collettività.
Gli inventori sono stati invitati tra i 30 finalisti del premio Edison Start 2014 ed all’interno dei più importanti eventi europei dedicati al matching tra investitori e startup sull’innovazione come ecosostenibilità, sulle energie alternative, sullo smart building, come il “Green Innovation and Investment Forum” di Stoccarda. “Per portare a termine il progetto Smart Energy Floor abbiamo bisogno di strumentazione specialistica, come cappe chimiche, spinner, agitatori magnetici termostatati, e generatori di alta tensione”, spiegano Alessio e Simone. “Un aiuto concreto potrebbe arrivare sia dalle istituzioni che da aziende private attraverso la condivisione di risorse e strumentazioni che ci permettano di sfruttare il network di conoscenze per realizzare il nostro progetto“.
Parafrasando Neil Armstrong, camminare su SEF potrebbe essere un piccolo passo per un singolo uomo ma un grande passo per l’umanità. Per capirlo occorre che degli investitori facciano il passo giusto. Verso la Sardegna.